Poesia d'autore/ Wallace Stevens. Io sono l’Angelo della realtà...
 
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   23-07-2017
Straordinario testo di Stevens, che un amico, Gabriele, nel 1987, mi fece conoscere, e su cui ho scritto un poemetto.Qui Stevens è un osservatore irreale che guarda una realtà fuori, cioé sulla soglia. Guarda una irrealtà, perché non c'è corrispondenza con l'oggetto osservato. Si tratta di una corrispondenza interiore. Perché l'indicibile della storia si può appena nominare, non trova posto in un ordine quotidiano. E' complesso, abbisogna, di molte delucidazioni. L'angelo è l'altro da sé , è l'altrove. Come dice Rilke nella prima elegia è anche il tremendo. Cioé è una creatura del xx sec., che si nutre di tutti gli sforzi prometeici degli uomini, al negativo. Fa parte della cultura e della storia di quel secolo, che condiziona anche il XXI sec.
sentierinel bosco   
 
   20-10-2016
Mirabile lirica conosciuta come “L’angelo necessario “ che ha dato titolo a due saggi, uno dello stesso Wallace Stevens - Saggi sulla realtà e l’immaginazione – e l’altro di Massimo Cacciari, dove il filosofo legge il “ necessario “ come presenza reale anche se invisibile, presenza che spinge verso una conoscenza “ altra “ che non ha bisogno dei sensi .
Cacciari , in altri termini, elabora una lettura filosofico- religiosa dell’Angelo attraverso testi e immagini con richiami alla storia giudaico- cristiana sino a Klee , Rilke e tanti altri…
mentre Stevens vede nell’Angelo la realtà del “ vivere “, libera però dalla ostinata maniera umana :
“….chi vede me vede di nuovo
la terra, libera dai ceppi della mente, dura,
caparbia, e chi ascolta me ne ascolta il canto
monotono levarsi in liquide lentezze e afferrare
in sillabe d’acqua….”


Giuseppina Rando   
 

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