Carlo Forin. Strage di libertà in Francia
 
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   29-07-2016
L'uccisione di una sola persona non è mai giustificata. Figuriamoci la strage. Il mio articolo ha titolo "strage di libertà" proprio per sottolineare che a Rouen è accaduto il caso limite dell'uccisione del prete, che aveva invitato tutti a praticare la prossimità nell'amicizia e l'origine della strage non sta nel non senso, sociologicamente parlando, ma nell'offesa di massa perpetrata da gente che ignora che sono tre i principi della rivoluzione francese: libertè - e questa è la vittoria della borghesia-, égalité e fraternité - e questo è il socialismo in senso ampio, nel nostro caso: rispetto per chi crede e pensa diverso.

Voi potete girarla come volete ed io la vedo così.
Carlo Forin   
 
   29-07-2016
lo ricordo e non l'ho mai dimenticato! ho solo espressa una sensazione di disagio, quella che provo in genere per la satira religiosa, ma essa non si assomma affatto alla gravità della strage.
Non è il disagio a condurre il pensiero.almeno nel mio caso e per fortuna.
patrizia garofalo   
 
   29-07-2016
Allora: all'uno dà fastidio l'accostamento Carlo-Charlie, all'altra non piacciono le vignette...
Ci ricordiamo, vero, che quei vignettisti son morti ammazzati!?
Cordialmente
esplora   
 
   29-07-2016
Tra “sterminio” e “irrisione” la differenza è abissale, altro che uguale!
Francesca P.   
 
   29-07-2016
Cara Francesca, quel disagio salva la tua umanità. L'equazione ateismo = Daesh è, invece, perfetta perchè è uguale lo sterminio nel nome di Dio e l'irrisione della fede nel nome dell'inesistenza di Dio.
Amo la satira, che non vedo senza conseguenze. Infatti, se è lecita la satira senza limiti, la mia equazione è appropriata.
Carlo Forin   
 
   28-07-2016
lo salverà il disagio che anche a me quelle vignette procurarono! emotivamente, a pelle, mi colpirono.....non so perchè ma ebbero quell\'effetto.
patrizia garofalo   
 
   28-07-2016
Offesa-presuntuosa-atea?!? La satira non offende 'chi crede perché crede', come non offende chi comanda perché ha il potere. E nemmeno l'equazione satira=daesh ti fa onore, né ti può salvare il latinorum.
Francesca P.   
 
   28-07-2016
Carissima, l'irrisione equanime non mi sembra alleviare l'irriso, ma è un'offesa presuntuosa atea. Sai, io soffro per l'accostamento del mio nome Carlo ai fatti dal 6 gennaio 2015 quando assaltarono lo Charlie Hebdo. Ho ritenuto e ritengo violenta quell'irrisione, ridicolo ogni riferimento alla rivoluzione francese ed ho guardato mesto quel milione di persone in piazza a protestare per il delitto di lesa libertà; uccidere è un delitto sempre, vero; ma offendere chi crede perchè crede è una porcheria. Perciò la strage di libertà è orribile e senza scuse, ma il non senso è tutto dalla parte della satira ad oltranza, esattamente simmetrica col Daesh e perciò uguale. Est modus in rebus. E ti dico questo con affetto senza metterti tra i reprobi per il tuo abbonamento giocoso.Ciao, Francesca.
Carlo Forin   
 
   27-07-2016
A proposito di 'spregio della fraternità e dell'eguaglianza di tutte le fedi', caro Carlo, devo proprio precisarti che le vignette di Charlie Hebdo – che seguo da abbonata – irridono indifferentemente (fra l'altro) tutte le religioni. La libertà d'espressione, invocata l'altr'anno per la rivista, è la stessa di oggi per il parroco trucidato. Come medesima è la viltà assassina.
Quanto al resto, condivido la tua assennatezza.
Francesca P.   
 

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