Rosa María Payá: «Cuba si dissangua con Obama che prende il volo dall’Avana»
La figlia di Oswaldo Payá critica la connivenza internazionale nel bel mezzo del cambio d’immagine del regime castrista
 
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   17-07-2016
Mi dispiace la morte di Payà. La morte non dovrebbe giovare a nessuno, ma se si vuole cercare a chi ha giovato la morte di Payà si deve cercare in parte della dissidenza a Cuba (ci sono le intercettazioni) e gran parte della dissidenza estremista nella Florida, e anche qualcuna in Spagna, (ci sono le strumentalizzazioni).
Mi dispiace che Rosa Maria dica «Il problema dei cubani non è la politica estera degli Stati Uniti». Mi dispiace che non riesca nemmeno a chiamarlo con il nome ufficiale USA di Embargo. Mi dispiace – per lei – che tutti Paesi del Mondo, tranne il fautore e qualcun altro, la pensano completamente differente.
Mi dispiace Rosa Maria sia poco aggiornata. A Cuba è concepita la «impresa di capitale totalmente straniero» (L.77/1995, Art. 2 inciso h | L. 118/2014, Art. 2 inciso f).
Poi, mi chiedo perché Rosa Maria, accostata alla verità, non dice che Cuba: «garantisce […] la libera trasferimento al estero […] senza pago di tribute o altre tasse, in relazione a: a) dividendi o benefici [ottenuti] e b) le quantità [in caso di cessione, etc, della inversione. (L. 77/1995, Art 8.1 | L. 118/2014, Art. 9.1) e, di fatto, senza obbligo de re inversione a Cuba.
Il messaggio di Rosa Maria (oltre quello poco cortese su “Podemos”) es:
- A Cuba ammazzano: combattetela.
- A Cuba ti strozzano: non investite.
- A Cuba il Blocco non è problema: mantenetelo.
Mi dispiace.

Leonardo Mesa   
 

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