Roberto Malini. Mandel’štam, la repressione dei poeti e l’Expo di Milano
 
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   05-11-2015
non ho parlato di assenza che non è mai giustificabile ma di presenza dissenziente ed in \" altro luogo\". Mandel\' stam è una voce universale e troppo importante per avere comparazioni. Trovo inappropriato l\' accostamento.

patrizia garofalo   
 
   05-11-2015
L'Expo, ogni Expo, rappresenta il mondo in cui viviamo, con le enormi disparità fra popoli, il ricatto del cibo e dell'acqua, l'arroganza delle nazioni ricche e la tragedia di quelle povere. Pochi si sono accorti che all'Expo vi erano anche le rappresentanze di Paesi che hanno scelto la via della pace e del progresso sociale, come la Sierra Leone, che dopo tanti anni di sangue, sta cercando di costruire una nuova era di serenità, uguaglianza e progresso. I poeti e gli artisti che oggi si impegnano con me in progetti di pace e uguaglianza hanno sostenuto il programma della Sierra Leone e, proprio all'interno dell'Expo (un Expo i cui organizzatori si sono dimostrati particolarmente ostili verso di noi, negandoci i "passi" e ponendoci nel novero dei 700 difensori dei diritti umani di tutti i Paesi "sgraditi alle istituzioni italiane") hanno ottenuto interventi concreti nei progetti che mirano a realizzare villaggi del riso intelligenti, in grado di rendere autonome le comunità rurali indigenti. Non potrei dire se Mandel’štam sarebbe stato presente all'Expo di Milano, ma credo di sì: magari accanto a noi poeti di pace e uguaglianza. Cercava di essere presente, con il suo spirito critico, nella società russa del suo tempo e aderì anche al bolscevismo, oltre che ai principali movimenti letterari, di cui non condivideva tanti aspetti. Aveva scelto di essere presente e non assente, per non lasciare ad altri la voce di rappresentanza di tutti i popoli e i gruppi sociali. Da parte mia, credo che il dissenso possa essere espresso tanto con l'assenza quanto con una presenza critica. L'importante è pensare, cercare di comprendere il mondo in cui viviamo e, se possibile, essere di esempio per i più giovani.

Roberto Malini   
 
   04-11-2015
Sono sempre stata contraria all'expo, oggi possiamo dire che l'investimento è stato chiaramente superiore alle lodate entrate. Quante cose utili e necessarie si sarebbero potute fare con quello che si è speso?Ho letto del bombardamento di poesie sul Duomo e di diversi poeti rappresentati regioni italiane ma...erano proprio i poeti a non dover partecipare e esprimere ad alta voce e in altro luogo il dissenso. Mandel'stam avrebbe sicuramente rifiutato qualsiasi invito!
patrizia garofalo   
 

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