Mario Calabresi. Spingendo la notte più in là
 
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   05-07-2014
Mi permetto di scrivere questo ABC come ex militante, non pentito, di Lotta Continua. A) Pinelli incontestabilmente è stato assassinato in questura, il “malore attivo” non spiega niente, e le testimonianze anarchiche non sono state prese in considerazione. Così come molte altre nel processo ad Adriano Sofri. Sul cui destino processuale consiglio di leggere il racconto di Antonio Tabucchi: “Il battere d’ali di una farfalla a New York può provocare un tifone a Pechino?”, ne “L’Angelo nero”, Feltrinelli 1991, sul ruolo del pentito Leonardo Marino. Credo che sulla valentìa di Antonio Tabucchi come scrittore o di Carlo Ginzburg come storico che hanno scritto sul processo Sofri-Calbresi, non ci siano dubbi. B) La storia di Lotta Continua, complessa, ed anche contraddittoria, ha prodotto controinformazione, giornalismo, verità sulle stragi fasciste, ed ha avuto decine di morti ammazzati. Come Franco Serantini, ad esempio. Non è mai stata un’organizzazione che ha praticato il terrorismo politico. C) Pier Paolo Pasolini ha girato un film, per Lotta Continua, sul 12 dicembre, strage alla Banca milanese, richiamando Pinelli e la sua morte. Il citato giudizio sulla polizia anni sessanta, composta dal popolo contadino, e movimento studentesco, composto da piccola borghesia, espresso per gli eventi di Valle Giulia, va inserito nella poetica dell’autore, e non estrapolata per definire Lotta Continua terrorista e assassina. Pier Paolo Pasolini è stato fra l’altro assassinato con la complicità di qualche servitore dello stato, mi sembra. Degli altri ex aderenti a Lotta Continua mi preme ricordare Erri di Luca. Scrittore notevolissimo. Ed attualmente a rischio galera per aver espresso opinioni contrarie alla T.A.V. Altri di Lotta Continua come Mughini hanno avuto altri esiti, sempre giornalistici, ma di destra. Come anche l’intervento a cui mi riferisco mi sembra appunto, ultimo dentro una casistica ampia, reazionario e di destra. Adriano Sofri è uno scrittore ed un giornalista i cui interventi sulla contemporaneità hanno pochi eguali. Leggerlo conviene. Come suggerisce Enea Sansi.
Claudio Di Scalzo   
 
   05-07-2014
Io lo leggo, Adriano Sofri, su La Repubblica e altrove; più di quanto non l'abbia fatto su Lotta Continua.
E forse, caro Gordiano, faresti bene a farlo anche tu. Non è mai troppo tardi.
Come per questo libro di Mario Calabresi.
Enea Sansi   
 

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