Lidia Menapace. La Cina a Mestre
 
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   27-05-2014
Ah sì, grazie
 
Concludendo....
 
 Domani vado a Trieste per una iniziativa Udi sul 70° dell'Associazione, riprendere l'attività politica come se nulla fosse successo è un modo per dire a me stessa che il mio impegno resta lo stesso: certamente dovrò aggiornare l'analisi e ho già in mente qualche osservazione.
 
 Per intanto resto in attesa dei primi passi di Renzi e sono curiosa di capire quanto c'è rimasto male Napolitano, che per la prima volta ha perso la scena, dato anche che la “soluzione” da lui patrocinata, quella di Monti ha fatto un plaf! degno di miglior causa, persino con l'ex-ministro dell'ambiente inquisito per peculato: alla faccia, questi borghesi integerrimi!
lidia   
 
   27-05-2014
A proposito di immigrazione e razzismo (“che controllare col contagocce chi può venire da noi senza disturbare e anzi per farsi sfruttare in silenzio, è giusto, serve per 'difendere' la nostra civiltà”; “che non abbiamo colpa della miseria altrui” ecc. ecc. e, aggiungo, che il colonialismo e il neocolonialismo sono parole e quindi realtà totalmente ignorate da costoro e dai loro sbraitanti e buffoneschi seguaci...), è interessante rilevare come secondo molti evoluzionisti la distinzione, non dico fra popoli ma anche fra individui non è poi così netta come sembrava fino a poco fa. Potremmo essere considerati in effetti come fenotipi separati fisicamente, e quindi con l'illusoria sensazione di essere degli “io”, ma in realtà involucri transitori di uno stesso pool genetico che si estende ad abbracciarci tutti e tutte sia nel tempo che nello spazio; con assoluta equivalenza di quel tratto che chiamiamo sesso, selezionatosi più che altro in quanto efficacissimo moltiplicatore di biodiversità - a sua volta indispensabile produttrice di variabilità tra cui l'ambiente “pesca” di volta in volta le macchine di sopravvivenza statisticamente a più alto tasso di riproduzione... scusate, scrivo a ruota libera queste pur scientifiche fantasie di mezzanotte, ispirate per contrasto da nomi vaganti nell'etere e citati da Lidia, como Le Pen, Salvini, magari anche altri esseri “umani” come Borghezio Giovanardi e tutta la collana dei mostri sfacciatamente ridanciani nelle pesadillas che ci tormentano nel sonno, a volte anche ad occhi aperti...
Ma è stato anche bello vivere con trepidazione, se non la vittoria, almeno il “salvacondotto” per Strasburgo dell'ultimo nucleo di rappresentanti non asserviti agl'interessi della borghesia che ci rimangono, ossia i comunisti tsiprioti... questo di tanta speme oggi ci resta? Essere ridotti al punto di trarre un sospiro di sollievo per aver superato il quorum è un “piacere distorto”? mah! Forse sì. Ma non disperiamo; non è detto: può essere anche questo l'inizio di una nuova fase di maturazione politica. Un compagno africano senegalese, dirigente del movimento studentesco, mi diceva nell'ormai lontano '68: “il grande si trasforma in piccolo e il piccolo può trasformarsi in grande, no? È la dialettica marxista...”
Paolo Crocchiolo   
 

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