Cuba. Eliécer Avila, il primo dissidente cubano all'estero
 
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   07-02-2013
Felice per Eliecer e per tutti coloro che riusciranno a viaggiare dopo le nuove norme,un spiraglio che si apre per poter avere l'opportunità di vedere e toccare con le propie mani il mondo,certo con i limite e i rischi e le potenzialità che esso comporta ma che,a mio modesto parere fa parte del giocco, del essere individui aldila di tutte le cose.Uscire dal "Tanque" si diceva,un pensiero fisso per molti alimentato da una parte delle limitazioni imposte dal regime,dall'altra dei racconti "meravigliosi" da parenti e/o amici andati via negl'anni.Intuisco già i comenti dei soliti noti che diranno che i poveri del mondo non possono viaggiare ecc ecc.Ma il video di alarcon lo abbiamo visto tutti,le sue risposte infantili e miopi davanti a una platea di ragazzi che raccontavano la fatica di controbattere in internet argomenti diversi contro i quali non cenerao argomenti veri ma soltanto retorica.
Il punto sta che con la reforma o senza di essa il governo cubano e una permanente contradizzione e paradosso ed ogni volta improvisa pur di rimanere al comando lasciando e togliendo volta per volta spiragli e repressione.

Lavoro nel ambiente dei viaggi ecc. e quando vedo i cittadini dell'europa del est viaggiare liberamente penso alla opportunità persa di i miei connazionali nel bene e nel male perche tutto e soggettivo.Tutto cambia signori miei tutto.
Roberto Pereira   
 

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