Con un abbraccio fraterno all'Emilia martoriata
In uscita 'l Gazetin di giugno
 
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   25-06-2012
un sisma è esproprio violento da se stessi, morte e dissesto di tutto e tutti, è perdita incolmabile, è lutto.
E questo vale per tutti e per tutti i paesi del mondo ma paragonare come ho sentito stamattina il terremoto dell'Aquila a quello delle Marche sostendo che l'Aquila ha avuto un'attenzione maggiore e che le persone hanno una buona sistemazionele , mi sembra troppo. Nelle Marche nella zona di Colfiorito le case erano catapecchie in bilico , sottolineavano la povertà della zona e per voce degli stessi abitanti è giunto il ringraziamento di aver trovato delle casette dove poter stare. Gli aquilani invece sono stati sistemati e ci rimarranno per molto in una town che è labirinto di dolore e sofferenza, il centro storico è morto, i monumenti, l'università....tutto crollato .
L'Aquila nella " ricostruzione di Bertolaso" è stata deprivata dell'anima, della sua identità e della sua storia.
Dell'Emilia aspettiamo a parlare.

patrizia garofalo   
 

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