Piero Stefani. Il disagio dell'appartenenza
A proposito della messa funebre celebrata in memoria di Antonia Pozzi
 
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   03-05-2012
non è stata la chiesa ma l'iniziativa di un cardinale.
quindi come ho scritto una parte della chiesa.
Sul suo laico credere fu la Pozzi stessa a scriverne e questo credo vada rispettato.
patrizia garofalo   
 
   03-05-2012
Ma la morte non dovrebbe essere una "livella"? Le parole discriminatorie in bocca a un prelato non hanno alcuna giustificazione. E questo va al di là della questione circa la fede di Antonia Pozzi.
Lorella De Bon   
 
   01-05-2012
Quanto alla chiesa ho parlato di una parte della Chiesa.
Quanto alla custode dell'archivio Pozzi, Onorina Dino è persona sensibile e di grandissima cultura. Marco Dalla Torre è studioso della Pozzi e di Rebora.Su entrambi ha scritto, pubblicato e partecipato a convegni Non conosco affatto Stefani. Per esprimere un'opinione non ho bisogno di consultare altro.
Altrimenti prima di parlare dovremmo consultare la Treccani!
patrizia garofalo   
 
   01-05-2012
Le messe si celebrano anche per i suicidi. In questo caso per Antonia Pozzi. Il 13 febbraio scorso cadeva il centenario della nascita. L’Avvenire ne ha parlato ampiamente. Stampa ed eventi son legati anche nel mondo cattolico. Ovvio che negare il funerale religioso a Welby è stata una crudeltà. Mi preme però, restando in ambito di storia della letteratura, non condividere il giudizio vago di “ottusità” rivolto alla Chiesa nel commento della signora Garofalo, mentre prende spunto dall’articolato, severo scritto verso il Cardinal Ravasi, di Piero Stefani (dal Blog con testata indovinata “Pensiero della settimana” ed ancor più dal sottotitolo “Riflessioni bibliche” perché i Blog han funzione se sono specialistici, cioè originali) “Il disagio dell’appartenenza”. Non lo condivido neppure come credente. Infatti è stata proprio una suora, Onorina Dino, a farsi carico di un'eccellente cura dell’opera poetica di Antonia Pozzi. La famiglia Pozzi, negante il suicidio, sicuramente di religiosità bigotta e conservatrice, affidando le carte alle Suore del Preziosissimo sangue di Monza, di fatto ha permesso nascesse un’edizione filologicamente corretta. La Chiesa ha oggi componenti retrive e progressive, teologie conservatrici e financo reazionarie ed altre estremamente innovative; assolutamente ingessato e cupo il panorama negli anni Trenta ovviamente sotto la cappa fascista. Però i poeti degli anni Trenta con Rebora ed altri, come testimonia il mio “CATTOLICESIMO”, con antologia di poesia religiosa, nel Tellus 28, 2007, avevano grandi aperture verso l’umano e non solo in rapporto al Sacro. Claudio Di Scalzo
Claudio Di Scalzo   
 
   30-04-2012
Un grande regalo ai genitori di Antonia Pozzi!
Furono loro infatti a far scrivere che la poetessa era morta di malattia. Antonia Pozzi l'avrebbe voluto?
E' mia opinione che le celebrazioni, ricorrenze, film e quanto altro dedicato alla poetessa in questi anni, abbia influenzato anche la Chiesa o meglio una parte di essa.
Quanto a Piero Welby l'amore di cui è stato circondato dai tanti che l'hanno amato è, è stato e sarà la più degna risposta all'ottusità della Chiesa


patrizia garofalo   
 

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