Gianni Minà racconta Cuba
Il problema è che ancora lo ascoltano…
 
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   29-08-2011
Egr. Sig. Gordiano Lupi
Io in verità non capisco questo vostro accanimento contro Cuba e contro tutti coloro che spendono una parola buona verso questo paese.
Vorrei capire se voi giornalisti, senza offendere nessuno, vi siete mai presi la briga di andare a vivere questo paese, ma senza alloggiare in hotel 5 stelle o villaggi turistici, ma vivere per più di un mese nelle piccole cittadine di provincia? Vi siete mai presi la briga di mettere in valigia un minimo di umiltà che in paesi poveri come quelli sarebbe necessario? Vi siete mai posti chiesti se davvero la loro coltura può essere simile alla nostra oppure è talmente diversa da non poter essere capita con banali semplicità?
Io non capisco il perché, quando si parla di Cuba, escono discorsi che non hanno un senso, scritti o detti da chi la Cuba conosce solo dalla televisione o dai giornali.
Se davvero volete criticare un paese, almeno prendetevi il tempo necessario per andare lì, conoscerlo, viverlo, capirlo... poi al limite potete giudicarlo... credo sia giusto?
Cordialmente Tiziano
Tiziano   
 
   25-08-2011
Io,personalmente,porto rispetto ai miti che lei cita...Per diventare un mito(si tratti della Monroe o di Cassius Clay)bisogna aver stoffa ,carattere,stile.Che poi abbiano aiuto dai media è altro discorso...il suo ragionamento mi sembra un po' amaro e di ripicca...perché?Mi sembra giusto che dei meritevoli vadano avanti o no?
EMC
enrico marco cipollini   
 
   23-08-2011
Non capisco perchè lei, Lupi si inalbera tanto se invitano Minà al festival di Venezia, molto probabilmente è ritenuto obiettivo e degno del festival stesso, provi anche lei a fare un documentario e vediamo se lo accettano...quei comunisti..
lucas   
 
   19-08-2011
non apprezzo il punto di vista schierato di Minà anche se aspetto di vedere il suo lavoro prima di commentarlo. Ma per esperienza personale, avendo vissuto l'avana, ritengo che il documentario Rai che lei cita non è certo un ritratto aperto ed onesto di cuba, ma un focus su una parte della sua realtà. non ci si rende conto che chi guarda certi documentari, magari, là non c'è mai stato e quindi pensa che la realtà sia tutta quella squallida così come dipinta dai tre giornalisti. vorrei un giorno poter girare la realtà che vivo quando vado là a trovare la mia famiglia, della gente normale che fa lavori normali e che, sì, tira a campare ma di certo non ha niente a che fare con las jineteras e i guapos del documentario. chi conosce cuba li riconosce da un miglio di distanza certi personaggi e chi ci vive tanto di più li evita. il documentario è girato non con coscienza dal di dentro della realtà ma sembra fatto da un qualsiasi turista tontolone che gira per le strade e si lascia abbindolare da chiunque...ma in italia ci lasciamo abbindolare da chi ti fa psssss per la strada? dalla Rai mi aspettavo di meglio. Spero che Cuba cambi profondamente, non condividendo affatto il suo governo, ma che mantenga la dignità che certe trasmissioni le tolgono.
elena   
 
   14-08-2011

Minà è di professione un cantore di miti decaduti o decadenti, vedi Fidel, Maradona e Cassius Clay. Da lui non ci si può aspettare nè verità nè obbiettività. Lui è il vero mercenario, non Yoani.





























Fiore   
 

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