| 04-08-2010 | Apprezzo vivamente lo spirito umanista con cui si critica la Lega, ma anche il Vaticano, ed in particolare trovo molto pertinente il riferimento al “nuovo patto costantiniano”, di cui parla il Vicepresidente nazionale di Pax Christi. Tuttavia, non mi sembra che abbia molto senso dire: «Se la religione diventa preda di forze politiche che la sfruttano a proprio favore, il rischio per la novità del Vangelo è immenso».
Il patto costantiniano, e tutte le sue sequele, dai Patti Lateranensi del 1929 firmati da S.E. Benito Mussolini, fino all'inserimento nella Costituzione italiana, col famigerato art. 7 di togliattiana memoria, e fino al rinnovo dei Patti grazie a Bettino Craxi, non sono mai stati semplicemente un meccanismo tramite il quale il potere politico utilizzava la religione, ma anche uno strumento del quale la Chiesa di Roma ha goduto per espandere in maniera tentacolare la forza dell'oscurantismo e la propria “cultura” medievale.
E dunque è del tutto normale che ogni tanto venga fuori un qualche partito che si fa paladino del Cristo Re. Contrastarlo è importante, ma vorrei far notare che mentre questi partiti e i loro capi passano (così è stato per Costantino, Mussolini e Craxi, e così sarà domani per Bossi, Berlusconi e compagnia cantante), quel che resta ed è sempre presente per collaborare coi nuovi duci è il Vaticano, la Chiesa cattolica romana, il cristianesimo istituzionalizzato (Che ha trasformato il “chi non è con me è contro di me” del Vangelo in forza capace di schiacciare gli eretici, i senzadio, e gli oppositori del regime politico del momento).
PS: Quanto sopra non va letto come una particolare forma di "anticristianesimo"; io ritengo tutte le religioni (ed anche vari culti "laici") come ostacoli al progresso umano e strumenti di supporto per chi sta al potere; ma resta il fatto che in Italia, per ora almeno, né l'Islam né i fondamentalismi protestante od ebraico (ecc. ecc.) sono in grado di competere col Vicario di Cristo in questa funzione oscurantista.
Luciano Dondero
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