Diario di bordo
Nicoletta Varani. Il “Festival dell’eccellenza al Femminile” 
Un momento di confronto, dibattito e riflessione dell’essere donna per costruire una società che sappia dialogare
11 Novembre 2009
 

Dal 9 al 16 novembre si svolge a Genova la manifestazione “Matilde di Canossa - Festival dell'eccellenza al Femminile” giunta ormai alla sua terza edizione. Con l’inaugurazione di lunedì 9 novembre, a cui hanno partecipato il sindaco Marta Vincenzi e molte donne note e famose tra le quali Gianna Schelotto, Laura Guglielmi, Margherita Rubino, ha preso vita la kermesse di incontri, interviste, conversazioni, dibattiti e tavole rotonde nonché spettacoli, mostre e performance che quest'anno ha come grande tema “Tra mente e cuore” ed è dedicata all'artista milanese Pippa Bacca (tragicamente scomparsa in Turchia nell'aprile 2008 durante la performance itinerante “Spose in Viaggio”, che si proponeva di attraversare in autostop undici Paesi teatro di conflitti armati per promuovere la pace e la fiducia nel prossimo).

Tra mente e cuore” sta a significare che quasi sempre grazie al cuore, linfa e motore della mente, l’essere umano ha potuto e può realizzare grandi imprese. Il festival intende ricercare e analizzare la relazione, il nesso che esiste tra mente e cuore attraverso un ‘antologia di storie di eccellenza riferite a donne straordinarie. Donne di ogni tempo, dall’antichità alla società contemporanea, che hanno saputo trovare il giusto equilibrio tra cuore e mente per poter giungere ad elevati traguardi di creatività ed umanità.

A fronte di queste storie eccellenti al femminile il festival si pone l’obiettivo di individuare e analizzare quale sia il significato del rapporto tra mente e cuore per le donne del XXI secolo nel sociale, nel lavoro e nella cultura.

I sette giorni di manifestazione sono stati articolati in quattro sezioni tematiche (Scienza e tecnologia, Economia, Cultura e spettacolo e Arte) in cui si confronteranno tante donne rappresentanti di varie professioni, associazioni, ambiti di studio universitari e in generale di molte discipline dall'architettura alla tecnologia, dall'economia al teatro, dalla letteratura allo spazio web.

Il Festival viene ospitato in diversi luoghi della città (dal Palazzo della Borsa, al Chiostro di San Matteo e quello di Santa Maria di Castello, dalla Camera di Commercio a Palazzo Ducale, Palazzo Tursi, dalla Facoltà di Architettura a quella di Scienze della Formazione fino all'Accademia Ligustica) e vanta ospiti di fama internazionale. Solo alcuni nomi: gli architetti Isabella Goldman (specializzata in architettura sostenibile, bioarchitettura), Zaha Hadid, (designer irachena, attualmente impegnata nella progettazione del waterfront di Reggio Calabria e Amira Chartouni (famosa designer italo-libanese…), l'artista Orlan, figura tra le più controverse nel panorama artistico contemporaneo, che ha scelto come materiale il suo stesso corpo, la medaglia d'oro dell'Associazione Italiana di Aeronautica Amalia Ercole Finzi, docente di Meccanica Orbitale a Milano; la filosofa e studiosa sui temi dell'immigrazione marocchina Souad Sbai (nonché componente della commissione salute e immigrazione al Ministero della Salute), la scrittrice Dacia Maraini, la studiosa di cultura ebraica Yarona Pinhas; la regista Simona Izzo; la saggista, giornalista, scrittrice e psicoterapeuta Gianna Schelotto; le attrici Manuela Kustermann, Elisabetta Pozzi, Lucia Poli, la giornalista Tiziana Alterio (ideatrice di ilmediterraneo.it, primo portale di informazione del Mediterraneo in cui culture diverse si confrontano attraverso un dialogo rispettoso delle reciproche differenze).

In chiusura ospite d’eccellenza della manifestazione una figura maschile: Edoardo Sanguineti, poeta e intellettuale genovese, figura di letterato a 360 gradi, fuori e dentro il mondo accademico che - dopo un periodo di assenza dalla scena pubblica - presenterà una sua nuova e originale traduzione della Fedra che andrà in scena a maggio 2010

 

 

Ballata delle donne

 

Quando ci penso, che il tempo è passato,

le vecchie madri che ci hanno portato,

poi le ragazze, che furono amore,

e poi le mogli e le figlie e le nuore,

femmina penso, se penso una gioia:

pensarci il maschio, ci penso la noia.

 

Quando ci penso, che il tempo è venuto,

la partigiana che qui ha combattuto,

quella colpita, ferita una volta,

e quella morta, che abbiamo sepolta,

femmina penso, se penso la pace:

pensarci il maschio, pensare non piace.

 

Quando ci penso, che il tempo ritorna,

che arriva il giorno che il giorno raggiorna,

penso che è culla una pancia di donna,

e casa è pancia che tiene una gonna,

e pancia è cassa, che viene al finire,

che arriva il giorno che si va a dormire.

 

Perché la donna non è cielo, è terra

carne di terra che non vuole guerra:

è questa terra, che io fui seminato,

vita ho vissuto che dentro ho piantato,

qui cerco il caldo che il cuore ci sente,

la lunga notte che divento niente.

 

Femmina penso, se penso l'umano

la mia compagna, ti prendo per mano.

 

(Edoardo Sanguineti)


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