Diario di bordo
Milano. Radicali e MiLeft organizzano una fiaccolata nonviolenta 
Mercoledì sera, per chiedere che sia fatta luce sul caso di Stefano Cucchi
03 Novembre 2009
 

Domani, mercoledì 4 novembre, alle ore 21, in piazza San Babila a Milano, è stata indetta una fiaccolata nonviolenta che si concluderà in Corso Monforte 31 di fronte alla Prefettura per chiedere che sia fatta chiarezza sulla morte, ancora senza cause, di Stefano Cucchi, il 31enne deceduto lo scorso 22 Ottobre a Roma mentre si trovava in stato di fermo.


Giacomo Marossi, presidente di MiLeft, ha dichiarato: «Gli organi di polizia di un paese democratico hanno una responsabilità enorme, quella di custodire i cittadini nei momenti di privazione della libertà, momenti in cui il cittadino si trova in una situazione di oggettiva debolezza e vulnerabilità».

Per Emiliano Silvestri, segretario dell’associazione Radicali Senza Fissa Dimora, «il fatto che lo Stato restituisca cadavere un uomo, che era sano prima di finire sotto la sua custodia, è già testimonianza di un fallimento. Tempestività e trasparenza nelle indagini sono il minimo per provare a restituire dignità alle istituzioni e verità a chi gli voleva bene. Solo una radicale riforma della giustizia potrà far rientrare le carceri nella legalità».

Francesco Poirè, segretario dell’associazione Enzo Tortora – Radicali Milano, denuncia l’ennesimo tragico episodio di violenza legato alla detenzione carceraria, e chiede al Palamento un segnale forte per porre fine alla continua infrazione dei diritti della persona, all’ordine del giorno nei penitenziari del paese. «Ricordiamo Federico Aldrovandi, 18 anni, Stefano Frapporti, 48 anni, e tutti gli uomini e le donne, italiani e stranieri che hanno trovato la morte tra le mura delle carceri italiane in circostanze spesso ancora da chiarire a distanza di anni. Mi unisco all’appello dell’onorevole Rita Bernardini (Radicali-PD) ai ministri Alfano e La Russa affinché si faccia chiarezza sulle dinamiche del decesso di Stefano: serve un’inchiesta giudiziaria che non sia rivolta contro ignoti, per scongiurare il rischio di insabbiamento delle eventuali responsabilità di coloro che, per 6 giorni, sono stati a contatto con Stefano mentre i suoi genitori non avevano la possibilità di vederlo».


Gli organizzatori della fiaccolata nonviolenta chiedono infine che si provveda immediatamente a istituire un Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà, una personalità giuridica responsabile di ristabilire la legalità dello Stato là dove non ci sia rispetto dei diritti fondamentali.


Enzo Tortora – Radicali Milano

Radicali Senza Fissa Dimora

MiLeft


Hanno aderito:

Ristretti.it

Associazione Saman

Associazione Il detenuto ignoto

Lombardia Liberale

Partito Socialista Lombardia

PD area metropolitana Milano

Sinistra e Libertà - Milano

Associazione Radicale Adelaide Aglietta

Circolo 02 - PD


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