Diario di bordo
“Per il bene comune”. Non abbiamo bisogno del nucleare 
In fase conclusiva l'iniziativa della petizione popolare
23 Ottobre 2009
 

Siamo giunti alle fasi conclusive della raccolta firme contro il nucleare e per questo stiamo cercando di fare un ultimo grande sforzo.


Qui sono a disposizione tutte le informazioni relative alla petizione “No al nucleare”, che si può sottoscrivere anche on line.


Grazie per la collaborazione.


Monia Benini

Per il bene comune





Non abbiamo bisogno del nucleare

Fase conclusiva



Carissime amiche
e carissimi amici,


Con lo splendido risultato di Termoli (oltre 2.500 firme in due giorni di banchetto), sono state superate le 45.000 firme; oltre 35.000 online e circa 10.000 sui moduli cartacei utilizzati nei banchetti o che molti di voi hanno scaricato dal sito e riempiti con le firme di amici e colleghi di lavoro (straordinario l’impegno della Sardegna da cui è arrivata una valanga di moduli e quello della Campania, in cui continuano i banchetti ).

Avendo potuto contattare solo una piccolissima parte di cittadini (molto meno dell’1%), e tenendo conto che le rassicurazioni dei sostenitori del nucleare, ampiamente diffuse dai media, hanno creato molta confusione (alimentata anche dai “fermi” NO delle associazioni ambientaliste dei partiti, che invece restano “possibilisti” se non addirittura “favorevoli”, a condizione - dicono- che gli impianti siano i più sicuri possibile, che ci siano compensazioni economiche al territorio o che -come testualmente recita la dichiarazione di voto IDV- il piano energetico non punti solo sul nucleare), questo alto numero di firme è davvero un fatto di grande rilievo.

Infatti, se in Italia l’informazione non fosse controllata dai grandi gruppi finanziari ed i giornalisti, con pochissime eccezioni, non fossero asserviti, oppure, se avessimo avuto le risorse economiche per pagare affissioni e acquistare spazi nelle radio, nelle TV o sui quotidiani (e sarebbe bastato un decimo delle spese elettorali di IDV, Lega o Casini, per non parlare delle valanghe di soldi spesi da PD e PDL) le firme, mantenendo il rapporto contatto/firma, sarebbero da moltiplicare per almeno cento volte.

Chiuderemo la campagna l’8 novembre in concomitanza con il ventiduesimo anniversario del referendum, nel quale l’80% degli italiani votò NO alle centrali atomiche (tuttora valido anche se Governo, D, PDL e loro contorni, si guardano bene dal ricordarsene).

Impegnandoci in un ultimo sforzo di 10 giorni, per superare le 50.000 firme.

Ognuno, che ne abbia la possibilità, cerchi nel suo indirizzario mail e nei siti, nei blog o nei forum di cui fa parte o in cui riesce ad entrare, di far girare l’invito a firmare via internet o scaricando i moduli e rispedendoli completati, anche parzialmente. Buon lavoro a tutti.

Come potrete vedere in altra parte del nostro sito, appena sul Web è circolata la notizia che Beppe Grillo voleva fare un V-Day contro il nucleare, noi gli abbiamo chiesto un sostegno alla petizione, assicurandogli che avremmo volentieri ricambiato collaborando alle iniziative antinucleari sue e dei Meet Up a lui legati. Oggi continuiamo a sperarci, anche se meno fiduciosi di due mesi fa, perché sappiamo che un impegno del suo visitatissimo blog potrebbe ancora avere un peso significativo,…. anche se arrivasse “in zona Cesarini”.


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276