Diario di bordo
Valter Vecellio. La risorsa maggiore di Berlusconi è un PD senza proposte e iniziativa politica
20 Ottobre 2009
 

Il soggiorno nella dacia dell’amico Putin sul lago Valdai, in compagnia dell’altro caro amico Gerard Schroeder (attualmente nel libro paga di Putin) è “privato e riservatissimo”; sapremo dunque tutto, con adeguato corredo di fotografie su Chi o su qualche altro giornale di casa. Berlusconi ci racconterà di aver allacciato accordi economici di enorme rilevanza, di aver contattato dalla “meravigliosa” residenza putiniana con “terrazze, giardini ed enormi acquari con pesci tropicali” i potenti del mondo, e tornerà dalla “rimpatriata dall’amico Putin” (titolo de Il Giornale) raccontando del suo mirabolante ruolo di protagonista nella composizione delle crisi internazionali, mondiali, planetarie e cosmiche.

 

Berlusconi ha mobilitato tutto il suo enorme apparato mediatico-pubblicitario, e poco importa se si spacciano bubbole da mane a sera. Quel che conta è che ogni giorno promettere qualcosa, insinuare e sparigliare: si promettono case a costruzione rapida e immediata a chi non ce l’ha, si promette una radicale riforma della giustizia, l’abbassamento delle tasse e incentivi per la produzione e l’occupazione, la riduzione del debito pubblico, la lotta alla criminalità diffusa, ogni tipo di sviluppo e di progresso. Poco importa se poi tutto rimane sulla carta, nulla cambia, e tutto peggiora. Quello che conta è la “mossa”, i proclami, l’invettiva. Finora hanno pagato. L’apparato mediatico-illusionistico funziona.

 

Quella che non funziona è l’opposizione. Impegnata in primarie fasulle non si comprende quali siano le proposte concrete e alternative al nulla della maggioranza. Per dire: riforme istituzionali, riforma della giustizia, welfare, pensioni, sanità, diritti civili: oltre che la doverosa, ma minima denuncia dell’inaccettabile “fare” di Berlusconi e della sua maggioranza, che cosa? Che cosa si vuole, si propone, cosa ci si propone di fare, con chi, e come? Le prossime elezioni regionali saranno un cruciale banco di prova. Vogliono continuare a perdere come hanno fatto finora? Vogliono continuare nella fallimentare politica di preclusione, di ostinata chiusura a chiunque non si professi fedele e sia “semplicemente” leale? Berlusconi è screditato, in affanno, la sua immagine è ridotta a una macchietta, è guardato con sospetto da molte cancellerie per gli ambigui rapporti con i Putin e i Gheddafi; ma questo non significa che sia in disarmo, non autorizza a credere che non sia in grado – ancora – di essere pericoloso; anzi, lo è di più. Berlusconi e la sua maggioranza si sono guadagnati a giusto titolo la medaglia dei “capaci di tutto”; ma la forza, la risorsa maggiore di Berlusconi viene da questo PD, “buono a nulla”. Fino a quando?


Valter Vecellio

(da Notizie radicali, 20 ottobre 2009)


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