Diario di bordo
Anna Lanzetta. Un angelo ha schiuso la mia porta
19 Agosto 2009
 

Avviene per caso che un avvenimento inconsueto fermi la normalità della tua vita e diventi momento di grande gioia.

Mi è arrivata una foto con una signora che stringe a sé una bimba. La signora è mia nipote che mi presenta la bimba che ha appena adottato.

Come non si può trasmettere il refrigerio di un’onda amica, così non si può trasmettere l’emozione che ho provato nel guardare la foto. Quale e quanta dolcezza! Quale e quanta serenità.

Indescrivibile il messaggio muto ma sonoro nel cuore.

La bimba di otto anni si stringe a lei come a un porto sicuro; lei la stringe con affetto, proprio come una mamma sa fare, quando rivolge amorosamente lo sguardo al proprio figlio.

Gli occhi azzurri della bimba esprimono pace, serenità e appagamento di quel bisogno agognato di affetto, forse mai avuto.

In lei, donna adulta, c’è la gioia di sentirsi madre e di appagare quel desiderio che innato in ogni donna si può realizzare anche attraverso un’adozione.

La foto unisce due persone che formano di per sé un nucleo, una risposta a chi si sente solo, a colmare la propria solitudine dando affetto e amore.

Le procedure per l’adozione sono lunghe e costose ma io conosco molte persone che hanno adottato uno o due fratellini e oggi vedo loro felici perché hanno colmato un vuoto, hanno dato uno scopo alla loro vita; insieme possono progettare un futuro; possono dare e ricevere affetto e amore; possono sentirsi utili a se stessi e agli altri; possono vedere in questi bimbi la propria infanzia e seguirli nei loro sogni, nelle loro incertezze, nelle loro inquietudini, possono educarli come riflessi di se stessi.

L’adozione è un atto d’amore in cui si incontrano due anime e si completano.

Si può colmare una vita dando affetto, aprendo le porte della propria casa ai bimbi, angeli di vita.

Questi avvenimenti ci arricchiscono contro le tante forme di violenza a cui esponiamo l’infanzia.

Tante forme di adozione, come anche quella a distanza ci danno gioia, perché il rapporto di vita di ognuno di noi si concentra nel dare e nell’avere.

Ho raccontato questo momento perché penso che la vita sia di per sé un racconto a volte lieto a volte triste, ma quando senti che un angelo come Maria Anna ha schiuso la tua porta e ti sorride felice, non puoi non riconciliarti col mondo e pensare che un gesto così riscatta appieno l’umanità.


Anna Lanzetta



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