Diario di bordo
Ufficialmente assegnati l'«Asino d'oro 2008» e l'«Asino d'oro alla carriera» a Umberto Bossi
31 Luglio 2009
 

Come annunciato in “Ecco un’opinione pubblica...” (Tellusfolio > Diario di bordo, 20 ottobre 2008), la Commissione competente, costituita da esperti appartenenti a diverse aree culturali e politiche, esaminate le proposte arrivate entro il 31/12/08, ha deciso all’unanimità, di nominare

Asino d’oro 2008

UMBERTO BOSSI


Considerato inoltre il suo portentoso curriculum, documentato da registrazioni televisive e articoli apparsi sui maggiori organi nazionali di informazione firmati da noti giornalisti come Cesare Fiumi, Francesco Merlo e Giannantonio Stella, ha altresì assegnato allo stesso il più prestigioso

Asino d’oro alla carriera


mettendolo poi fuori concorso per le nomine future, per manifesta superiorità a livello nazionale.



Motivazioni:


«Umberto Bossi ha pronunciato sfondoni in ogni campo, così indifendibili e originali, da risultare tra i migliori del repertorio comico nazionale. Nessuno, da Totò ai fratelli Regge, da Renato Rascel, a Walter Chiari, Achille Campanile, Alberto Sordi, Pippo Franco, Ciccio Franco e Ingrassia, Frassica, Luca Laurenti, ecc., ha raggiunto e mantenuto nel tempo, simili vertici di comicità basata sull’ignoranza.

Per il 2008 viene premiata, tra l’altro, l’errata interpretazione delle parole “schiava di Roma” dell’inno Fratelli d’Italia. (vedi “Una singolare prova d’ignoranza”, di Nicola Zotti).

Per i motivi culturali per cui vorrebbe nell’inno le parole “Oh, mia patria, sì bella e perduta”, ricordiamo la celeberrima dichiarazione fatta all’ingresso dell’arena di Verona, dove era stato invitato ad assistere al Nabucco: “In questo momento della storia italiana, per me, il Nabucco ha un significato particolare. Voglio proprio ascoltarlo il Coro dei Lombardi (Corriere della Sera, 22/08/96).


«Per l’Asino alla carriera, c’è immenso imbarazzo per la scelta di uno sfondone da citare, in un mare di “sfondoni d’autore”.

Alla fine abbiamo scelto una frase emblematica, da incorniciare: di fronte al suo popolo assetato di rivoluzione, ha sollevato il suo tripudio, dichiarando il proposito di “ribaltare la situazione di 360 gradi, come una frittata” (Corriere della Sera, 11/10/98). Questo modo gattopardesco di realizzare la rivoluzione, urlato in un comizio di fronte a gente assetata di cambiamenti, potrebbe, da sola, valergli il premio. Ricordiamo anche il caso dell’altrettanto celebre citazione, tipica dell’ignorante che vuole dare sfoggio di cultura, addirittura latina: “Summum ius... summa ius... summum summus... Insummum! Come cacchio era?” (rivolgendosi a chi gli aveva scritto la citazione).

La Commissione mette a disposizione degli interessati, di chi vuol reagire con le risate alla depressione, una raccolta di “perle” e un video, sconosciuto ai più, sull’intervista concessa alla rete televisiva TEF, in occasione dell’inaugurazione della sede leghista di Collestrada (Perugia).

La Commissione ribadisce, infine, che valutazioni e confronti sono stati effettuati prescindendo totalmente da significati ed eventuali implicazioni politiche.

Chi ha senso umoristico, anche se vota Bossi, non può non riconoscere le assurdità logiche e gli sfondoni culturali presenti in tantissime sue affermazioni».


Per la Commissione, i Presidenti

Marco Cipollini, letterato - Paolo Diodati, fisico


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