Diario di bordo
Lecco. Otto radicali espulsi dal PD 
La questione “doppia tessera” e le geografie variabili del Partito democratico
24 Luglio 2009
 

Martedì 14 luglio, nel corso di un incontro pubblico finalizzato alla presentazione del programma di Ignazio Marino, otto radicali si sono iscritti al circolo di Lecco centro del Partito Democratico, con il pubblico e dichiarato obiettivo di sostenere la candidatura alla segreteria del PD di Ignazio Marino.

Dopo avere regolarmente compilato il modulo di iscrizione, versato i 15 € e ricevuto la tessera, nei giorni successivi gli otto radicali (Alberto Consonni, Antonio Di Giorgio, Bruno Fabretto, Virgilio Meschi, Vanda Panzeri, Luca Perego, Enrica Pianelli, Domenico Saggese) hanno ricevuto la seguente mail:

Con la presente, siamo a richiedervi una autocertificazione che nell’anno 2009 non abbiate sottoscritto alcuna altra tessera di partito politico se non quella del P.D. di cui avete fatto richiesta.

Questa è condizione irrinunciabile al fine di ritenere valida la vostra iscrizione al P.D.

Vi ricordiamo l’adesione ai fini congressuali termina inderogabilmente entro il giorno 21 luglio 2009, vi chiediamo pertanto farci pervenire la suddetta certificazione entro e non oltre le ore 18:00 di martedì 21 luglio.

Gianmario Fragomeli

Responsabile Tesseramento P.D. Lecco”

 

Luca Perego, segretario dell'Associazione Radicali Lecco e membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, ha dichiarato: «ai democratici vorrei soltanto porre qualche domanda: mi piacerebbe sapere su quali basi e per quali ragioni il modulo di iscrizione compilato rappresenterebbe una richiesta di iscrizione, come indicato nella mail, e non l'iscrizione vera e propria? Al momento della compilazione, gli otto radicali, compreso il sottoscritto, hanno versato regolarmente i 15 € minimi richiesti e ricevuto la tessera. Non siamo forse degli iscritti a tutti gli effetti? E ancora» aggiunge Perego «a parte la palese incostituzionalità del contenuto di questa mail, proveniente da coloro i quali si definiscono difensori della fonte primaria del nostro diritto, qualcuno mi saprebbe dire cosa c'è di democratico in un tale sistema, un partito che limita la libertà di associazione, facendone uno dei suoi principi statuali?»

«In ogni caso», conclude il segretario dell'Associazione Radicali Lecco, «martedì 21 luglio gli otto radicali hanno presentato un ricorso ribadendo: 1) la validità del contenuto della lettera/ risposta di Luigi Berlinguer a Luigi Manconi, pubblicata dal Corriere della Sera del 18 luglio 2009; 2) l'incostituzionalità del contenuto della mail; 3) che la l'art. 2 comma 8, se così interpretato, valga per tutti e non solo per alcuni (penso ad esempio a colui che più si è battuto per l'espulsione degli otto radicali dal PD, Virginio Brivio (foto), già Presidente della Provincia di Lecco e membro della direzione provinciale del Partito Democratico, il quale in Consiglio Provinciale è iscritto al gruppo “Indipendente”)».


(da Notizie radicali, 24 luglio 2009)

 


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