Doriana Goracci: L'inferno di Viareggio, inferno con GPL e treni ferrovecchio
30 Giugno 2009
 

Stava finendo la giornata del 29 giugno 2009, come oggi il mese, quando è deragliato un treno che trasportava gpl, miscela di idrocarburi, gas di petrolio liquefatto. È esploso nella stazione di Viareggio, alle 23:50, provocando al momento 13 morti 35 feriti gravi 1.000 persone evacuate.

La linea ferroviaria è momentaneamente interrotta, per sempre quella di tante e tanti, troppi solo a scriverne. Il primo identificato è stato un nordafricano che è deceduto al pronto soccorso dell’ospedale Versilia e che si chiamava Aid Hamza.

Le prime testimonianze sono apocalittiche: «Una ragazzina con i vestiti in fiamme e un signore scaraventato in un cassonetto dallo spostamento d’aria. Sono alcune delle scene raccontate dai testimoni dell’esplosione avvenuta nella stazione di Viareggio. Alcuni abitanti della zona hanno descritto una ragazzina che, raggiunta dalle fiamme mentre era in sella al suo motorino, ha gettato a terra lo scooter cercando di liberarsi dei vestiti che le stavano andando a fuoco. Poco distante un signore, raggiunto dall’onda d’urto, è stato scaraventato all’interno di un cassonetto e sembra che, nell’urto, abbia perso una gamba. Manuela, che abita vicino alla stazione, ha detto di avere sentito un gran botto e di avere visto tavoli e finestre tremare. “Mi sono affacciata – ha raccontato – e ho visto il cielo di colpo diventare di colore arancione, poi le fiamme e una forte esplosione”».

Le Fs, aperta l’inchiesta dichiarano che «gli elementi al momento a disposizione fanno presumere che il cedimento di un carrello di uno dei primi carri cisterna sia la causa più probabile di quanto accaduto… il carro sarebbe deragliato trascinando altri quattro carri. E lo svio avrebbe provocato la fuoriuscita del gpl contenuto nella cisterna che si sarebbe incendiato all’esterno».

Globalmente tra la vita e la morte, il petrolio e le persone. Viaggiando tra scambi di Merce, dovremmo imparare i tempi delle tartarughe… Vicina a chi rimane, senza affetti, senza casa, senza un perché che possa giustificare questa fine.

 

Stavolta nessuna valigetta, nessun terrorista, nessun colpevole, solo il gpl, che ancora brucia…


Doriana Goracci


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