Diario di bordo
Francesca Ribeiro. Come ridicolizzare una grande religione
13 Giugno 2009
 

Il cristianesimo è una grande religione, cosa seria, eppure ogni tanto c'è, tra i credenti, qualcuno che pensa a ridicolizzarla. Quando fu riesumata la salma di padre Pio, il vescovo Domenico D'ambrosio riferì: «Si vedono benissimo le ginocchia, le mani, i mezzi guanti, le unghie. Se padre Pio mi permette, è come se fosse passato un manicure». E molti, moltissimi fedeli corsero ad ammirare la bellezza di quelle lunghe unghie, ignorando che da tempo gli esperti di tanatalogia hanno appurato che la crescita delle unghie è dovuta al ritiro dei tessuti.

Oggi leggo sul giornale Il Portico.it di Cava de' Tirreni: «Importante appuntamento spirituale per Cava de’ Tirreni. Giovedì 25 giugno la Parrocchia di Sant’Alfonso custodirà per un giorno una reliquia di San Pio: in arrivo un grumolo di sangue delle stimmate del frate di Pietrelcina. Previsto un grande afflusso di fedeli...». E saranno molti, moltissimi i fedeli ad ammirare il “grumolo” (perché grumolo che è la parte più interna e tenera di un cespo d'insalata, e non grumo?), ignorando che nel vangelo non esiste nessun miracolo sull’uomo, che tenda minimamente a menomarne o a deturparne il fisico; tutti, indistintamente, mirano al suo benessere spirituale e materiale. In cielo il Signore avrebbe cambiato atteggiamento ed avrebbe cominciato a dispensare stigmate e tormenti, mettendosi in qualche modo sullo stesso piano dei suoi crocifissori.

 

Francesca Ribeiro

 

 

P.S. Detto fra noi: so che è un mio grave difetto, ma a me i grumi di sangue, anche se appartenenti ad un santo, fanno un po' schifo.


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