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Milano. Civiche scuole: il massacro continua
14 Giugno 2009
 

Franco Loi (foto), il grande poeta in lingua milanese che fra un centinaio d’anni sarà ricordato come l’erede del Porta e del Tessa, è rimasto senza fiato. Stupito, quando gli ho raccontato che le Scuole Serali del Comune di Milano sono ormai ridotte al lumicino, e pure quelle sotto assedio da parte dell’Assessorato ai Giovani e ai Minori. «È una vergogna», mi ha detto, «le persone hanno diritto di studiare, di formarsi», e ovviamente ha ragione. Ma così non la pensa chi amministra una città nella quale, fino a qualche anno, i Corsi Serali erano una sorta di fiore all’occhiello. Ora, al contrario, le Civiche continuano a perdere i pezzi. Giorno dopo giorno. E di fatti è di mercoledì la notizia di un altro corso “sacrificato”: quello dell’Idoneità pomeridiana agli esami, dei bienni (anche di Liceo Scientifico) che permettevano ai ragazzi milanesi di prepararsi per sostenere un esame in scuole statali o paritarie per recuperare un anno. Spostati d’imperio, all’improvviso, dalla fascia del mattino al pomeriggio all’inizio di questo anno scolastico dopo che erano già state raccolte le iscrizioni (e si possono immaginare le furibonde reazioni dei genitori, alle quali l’amministrazione è rimasta del tutto indifferente), ora sono scomparsi definitivamente dopo decenni (!) di onorata carriera. Così ha deciso l’assessore Moioli, e adesso gli studenti che vogliono cercare di recuperare un anno di corso perduto, devono rivolgersi o ai bienni serali del Comune (ma solo se sono maggiorenni!) o affidarsi alle scuole private a costi enormemente più elevati (e con una qualità dell’insegnamento tutta da verificare).

Certo che questa decisione, presa da un Assessorato che dovrebbe occuparsi proprio dei giovani e dei minori, appare alquanto… originale. La motivazione? La solita: soprattutto i costi. Il che, sostenuto da una Giunta che è davanti alla Corte dei Conti per le immotivate assunzioni a peso d’oro di presunti esperti, è tutto da ridere. O da piangere. In realtà, il problema sta nel fatto che gli alunni di questi corsi, giovani e stranieri, contano poco. Diciamocelo: che valore elettorale o di visibilità possono avere? Nullo. E allora via, andate pure nelle scuole private. Oppure, se non avete abbastanza soldi, andate pure a lavorare… E continuate la vostra formazione culturale con i telegiornali di Rete4

Chissà se un giorno i milanesi si renderanno conto di quello che fanno veramente coloro i quali hanno votato, al di là delle dichiarazioni di facciata o agli slogan? E se, finalmente, smetteranno di farlo…

 

Jack K.


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