Diario di bordo
Mao Valpiana. Dopo l'aggressione al giudice Mario Giulio Schinaia, la cittą di Verona deve reagire
05 Giugno 2009
 

Il Movimento Nonviolento ritiene che l'aggressione al Procuratore della Repubblica, dottor Mario Giulio Schinaia (foto), rappresenti una gravissima ferita per tutta la città.

Una ferita personale, che ogni singolo cittadino democratico deve sentire come una lesione a se stesso.

Chi ha colpito Schinaia, ha colpito la legalità.

Le forze politiche, pur impegnate in una competizione elettorale, devono sospendere ogni contrapposizione e trovare un momento unitario a difesa della convivenza civile e del libero confronto di idee, che nella nostra città sembrano essere minacciati dalla sfrontatezza di gruppi eversivi che hanno l'impudenza di aggredire addirittura il Procuratore della Repubblica.

Il Movimento Nonviolento, che lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, esprime piena e personale solidarietà al dottor Schinaia, persona degnissima attorno alla quale la città si deve stringere.

Con Martin Luther King, anche noi diciamo: “Più che la violenza degli stupidi, mi fa paura il silenzio degli onesti”.


Mao Valpiana

(da Notizie minime della nonviolenza in cammino, 5 giugno 2009)


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