Diario di bordo
Don Andrea Gallo a difesa del Cimitero paleocristiano di S. Ambrogio 
A nove giorni dal voto decisivo del Consiglio regionale, scende in campo il primo sacerdote cattolico
01 Giugno 2009
 

Dopo una lunga serie di pronunciamenti, anche dall’estero, da parte di Arcivescovi, Vescovi, preti e monaci delle varie Chiese Ortodosse, è arrivata finalmente l’adesione del primo sacerdote cattolico alla Petizione radicale alle massime Autorità italiane per la salvaguardia del Cimitero ad Martyres di S. Ambrogio, per la revoca della concessione per il parcheggio interrato e la realizzazione sul sito di un “Giardino della memoria dei martiri per la libertà religiosa”. Si tratta di Don Andrea Gallo (foto) della Comunità genovese di San Benedetto al Porto.

Lucio Bertè, Portavoce dei Radicali per Sant’Ambrogio, ha dichiarato :

«Don Andrea è uno di quei sacerdoti che i radicali apprezzano per il loro impegno sul terreno dei diritti civili, un sacerdote “da marciapiede” che in tanti anni di attività a Genova ha salvato da morte quasi certa centinaia e centinaia di ragazzi, “farmacodipendenti” da eroina. Spero che la sua discesa in campo, a fianco dei tanti cittadini cattolici che si sono già schierati a difesa del Cimitero ad Martyres, sia solo la prima di una lunga serie, e che induca anche le gerarchie cattoliche a rompere un silenzio che si è fatto davvero imbarazzante. A nove giorni dal voto del Consiglio regionale della Lombardia sulla Mozione proposta dai Radicali per Sant’Ambrogio e firmata da esponenti di tutti i partiti della maggioranza, sarebbe davvero incredibile che il successore del Vescovo Ambrogio non dicesse nemmeno una parola a favore del rispetto di un luogo come il Cimitero ad Martyres, tanto caro al suo predecessore.


Radicali per Sant’Ambrogio


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