Lo scaffale di Tellus
Enea Sansi. Dove danzano gli angeli 
Il bel romanzo di Stefano Emanuele Ferrari
17 Maggio 2009
 

Stefano Emanuele Ferrari

Dove danzano gli angeli

Il Filo, Roma 2008, pagg. 240, € 15,00


Quello di Stefano Emanuele Ferrari è un libro onesto. E, onestà per onestà, debbo dirvi che sulle prime ero un po' imbarazzato nell'accingermi a questa recensione. Il libro, infatti, mi era stato fatto pervenire dal padre dell'autore, Bernardo Gabriele Ferrari, “il cittadino tiranese” che i lettori del Gazetin sicuramente già conoscono, per la collaborazione e il sostegno che da lungo tempo assicura al giornale, e “compagno di battaglie” sul fronte della giustizia e dei diritti del cittadino. In questi casi, quando un amico ti 'raccomanda' qualcosa, l'imbarazzo viene da una sorta di costrizione a corrispondere, che temi possa insopportabilmente limitare la tua libertà. Glissare non si può e, ci fosse da criticare o -Dio non voglia- 'stroncare', l'imbarazzo sconfinerebbe in vera e propria impasse. Senza considerare, per quanto riguarda il caso specifico, che il libro mi era giunto in un momento particolarmente 'caldo' e impegnativo (ben rappresentato dall'inserto del mese scorso – avete presente?) che poco spazio lasciava nella mia mente a 'letture', più o meno impegnative che fossero.

Ebbene, che ho fatto? L'altra sera l'ho preso in mano, l'ho aperto e ho iniziato a leggere... La lettura è scivolata via in due serate (e, la prima non era ancora terminata, mi son detto “Però...”). Già questo, lo sapete bene tutti, vi dice qualcosa. Se un libro non è bello, se non piace, se 'la storia non prende' è inutile stare a girare le pagine: non si fa leggere e basta. Lo si lascia lì, magari dicendo “sarà per un'altra volta”. Il romanzo di Stefano Emanuele, comunque sia, ti prende. Sulle prime, lui fa l'animatore in villaggi turistici, e dici “bah!?”, credi di essere finito in uno di quei realityche non riesci a guardare in televisione. Ma via via senti un cuore palpitare. Una vita semplice, combattuta, tragica... com'è appunto una vita. Una vita d'oggi, e di sempre. Scritto in prima persona, non diventa 'diario intimistico', né giovanilismo di maniera. Quello di Ferrari è un vero romanzo. E per essere l'opera prima di un giovane scrittore è un gran bel romanzo. C'è chi distingue i libri tra quelli “utili” e quelli “inutili”; io preferisco, ma non è molto dissimile, la distinzione tra “onesto” e “disonesto”. E Dove danzano gli angeli è un libro onestissimo.

Lo trovate in libreria e anche presso la sede del giornale (Morbegno – Via Fontana, 11 – ore 16/19). Compratelo, leggetelo e... mi saprete dire.

 

Enea Sansi

(da 'l Gazetin, maggio 2009)


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