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In libreria/ Giovanni Silvestri. Resti diurni 
Morbegno, cittą feconda di poesia, dona un nuovo giovane poeta. La sua opera prima da LietoColle
16 Maggio 2009
 

... poesia che si connota sin da subito per uno spiccato gusto dell'avventura; l'avven­tura della scrittura che ama sondarsi, sperimentarsi, esplorarsi, insomma mettersi in gioco e osare.

[...]

Certamente neorfico ed espressionista è il discorso di Silvestri; sempre magmatico e altamente metaforico. Le poesie anzi hanno metafore molto dense e fitte che dilu­irle in più testi non sarebbe male. Leggere Silvestri, infatti, è impegnati­vo, perché la fluidità è quella di un distillato ad alta gradazione alcolica. La sua visione della vita è negativa, decisamente gnostica: l'uomo è get­tato ciecamente nel mondo malvagio in una condizione terrena tragica e senza senso.

[...] è l'uomo e il poeta del proprio tempo che ha fatto della teomachia, la lotta con Dio e gli dei, la sua conflittuale religiosità.

 

Dalla prefazione di Luigi Picchi

 

 

 

Dalla sezione

della notte

 

a me lasciate il silenzio

della notte

e stelle fredde da contare,

e fili del telefono immobili,

una brace di sigaretta schiara

il fondo del bicchiere,

spesso, lordo,

smaltato che riempirò

della mia superficie vuota:

vorrei galleggiare falena

 

 

Dalla sezione

la ragnatela e la tempesta

 

ho bisogno del bacio di un brivido

per potermi sedere al tuo desco a

centellinare poesia

l'elegia di un lutto astrale

col viso sereno e franco dell'esule e il phon

sinuoso m'acceca

m'abbacina

di spezie profondità marine abissali

da mescere al mio bicchiere asciutto e forte

alzandolo al viso di questo cielo pesante

 

 

Dalla sezione

vim facere diis

 

sono belva nella mia pelle

refuso ed impressione liquida

quell'immagine fuori luogo che

striscia i piedi nella pozzanghera

lento accerchio la logica dell'avvoltoio

senza dare pena dell'urlo moderato

solo perché la gola è stretta

 

 

Dalla sezione

a dismisura

 

devo dire no agli occhi annacquati

che mi restituisce lo specchio.

essere il dolce tormento che scompiglia

le sillabe e i polmoni.

anche se in effetti è sgomento fragile che tira a sé

la mongolfiera dei tuoi sonni e la trafigge

con calma pensosa e liquida.

 

 

 

Giovanni Silvestri è nato a Sydney (Australia) nel 1973 e vive a Mor­begno.

Socio fondatore e presidente dell'associazione culturale Otip-So (Os­servatorio talenti in provincia di Sondrio).

La sua silloge “Lettera a un'eclissi”, con prefazione di Fabio Pusterla, è stata pubblicata in Tutta la forza della poesia. Il talento, l'esperienza, la scintilla (Labos Editrice, 2003). Dal 2004 al 2007 è stato curatore ed organizzatore con il poeta Massimo Be­vilacqua dell'omonima manifesta­zione che si è svolta nella città di Morbegno ed ha inoltre collaborato a kermesse organizzate da Otip-So quali i “Festival delle arti in Provincia di Sondrio”. Ha curato la realizzazione dell'antologia poetica 2004/2007 Tutta la forza della poesia. Il talento, l'esperienza, la scintilla (LietoColle, 2008) contenente i testi degli autori presentati nella manifestazione, con pre­fazione del poeta Claudio Recalcati.

Resti diurni è la sua opera prima.

 

 

Giovanni Silvestri

Resti diurni

Prefazione di Luigi Picchi

Immagini di Annarita Trinchera

LietoColle, 2009, € 10,00


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