Diario di bordo
Angelo Costanzo. Provera, l’uomo dalla doppia giacca 
Prenda le distanze dai suoi che violano le regole: no alla “cultura” dei manifesti abusivi
11 Maggio 2009
 

Purtroppo la Lega si ripete e ad ogni campagna elettorale riempie la città di manifesti abusivi.

Anziché affrontare una campagna elettorale secondo le regole democratiche, la Lega Nord sceglie sistematicamente di affiggere abusivamente i propri manifesti elettorali.

Una violazione delle regole, ma anche uno sgarbo istituzionale al Prefetto, perché l’ironia della sorte vuole che oggi tutte le forze politiche e l’Amministrazione provinciale siano state convocate in prefettura per discutere il corretto avvio della campagna elettorale.

Alla riunione in prefettura, in qualità di rappresentante della Lega e non di Presidente dell’Amministrazione provinciale, si è presentato anche Fiorello Provera che ha sottoscritto, per la Lega Nord, l’accordo sulla corretta attività di propaganda elettorale.

L’accordo prevede anche il rispetto dell’affissione negli spazi elettorali assegnati dai singoli comuni.

Quale credibilità ha quella firma se poi gli spazi elettorali vengono occupati abusivamente dai manifesti della Lega Nord?

Saremo curiosi di sapere cosa ne pensa il rappresentante della Lega e Presidente dell’Amministrazione provinciale sulle sistematiche violazioni del suo partito delle regole e del rispetto degli avversari e quali iniziative intende prendere all’interno del partito visto che è anche un candidato alle prossime elezioni di giugno.

Temiamo che, come sempre, vi sia la solita giustificazione del loro commissario che da Milano dirà che tutti fanno così, oppure che è colpa del troppo entusiasmo politico dei propri militanti o di persone che dall’esterno vengono a Sondrio, armati di colla e manifesti, ad infrangere le regole.

Ormai siamo di fronte ad una sistematica violazione della legge sulla propaganda elettorale e non, come ho avuto modo di affermare oggi in prefettura, di spiacevoli episodi che personalmente condanno di chi scrive nei manifesti altrui “vassalle e feudatario” o altre frasi da stigmatizzare.

Chi rappresenta non solo un ruolo politico, ma anche istituzionale, non può nascondersi e dovrebbe prendere le distanze dalla violazione delle leggi e dal malcostume civile.


Angelo Costanzo

Segretario provinciale PD


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