Lo scaffale di Tellus
“Bioccoli” di Giuseppina Rando in Limina di Anterem Edizioni
18 Aprile 2009
 

La collezione Limina di Anterem Edizioni è stata fondata nel 1976. Nel corso degli anni ha ospitato ben 110 titoli. L’ultimo è di Giuseppina Rando: Bioccoli. Queste poesie, scrive Flavio Ermini nella presentazione, “nascono per ricordarci il fiorire e la sua caducità. Stanno davanti alla nostra meraviglia per aiutarci ad apprezzare le sensazioni che hanno breve durata”. Parlano a quella parte di noi che cede alla seduzione della natura – cioè dell’imminenza del nascere –, porgendo ascolto a quelle parole che hanno la levità di “bianche farfalle / sospese”. Queste poesie sembrano apparire al solo battito delle nostre ciglia. E, a un altro battito, dileguare.

Sembrano fatte per durare un istante, perché così vuole il nostro destino:

“Cambia la vita / ogni istante / la forma – dell’essere”.

Narrano la favola delle cose ottenute quasi per magia e subito dopo cancellate. Rappresentano la loro libertà e, insieme, la libertà della poesia di accogliere senza limiti “voci d’addio” così come “l’attesa / dell’alba”.

Soltanto dal lavoro poetico di Giuseppina Rando potevano avere vita queste note musicali, queste danze allusive, questa “musica d’onde”, questo “turbinio d’ali”.

Ogni singolo testo è un seme inestinguibile, portatore immancabile del bozzolo della vita. Si configura come una fonte di ombre e nello stesso tempo come un’emittente di luce.

Bioccoli ci fa entrare nei tenui colori di una vicenda che nasce come speranza e gioia fino ad aprirsi nel battesimo di uno sguardo “oltre la nube”, senza mai incupirsi nella pena per l’effimera vita delle cose. (…)

 

 

 

 

Assenza

    

 


Interni i fili

nel canto

– nodi del male




Un’ombra – tu

non la vedi

l’anima


Vedo –

dell’altro il riflesso

nel mio




Si levano

di cuore e vita – vive

d’assenza


Vita –

d’ombre

ancora arde




Altrove – è il vero

invisibile

tace


È l’indicibile

assenza – eco

nella mente




Estremo

– altro apparire

d’ombre il confine


Si stende – oltre la nube

la distanza

– lo sguardo




Esile ombra –

tra le carte

sospesa

                                           

    

da “Bioccoli” di Giuseppina Rando


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