Diario di bordo
Maria G. Di Rienzo. Mi ricorda qualcosa
28 Marzo 2009
 

«Tirannide indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzione delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo» (Vittorio Alfieri, Della Tirannide, Libro 1, Cap. 2)

Non so, voi lo conoscete questo Alfieri, era per caso un veggente? Come profezia per l'Italia dell'ultimo decennio è così vera che Nostradamus impallidisce al confronto.

 

Maria G. Di Rienzo

(da Notizie minime della nonviolenza in cammino, 28 marzo 2009)


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