Sclerosi laterale amiotrofica. Sostanze tossiche negli stadi? Interrogazione
Stefano Borgonovo, ex
Stefano Borgonovo, ex 'bomber' del Como malato di Sla, allo stadio Sinigaglia 
25 Marzo 2009
 

Il numero di chi si è ammalato di sclerosi laterale amiotrofica (sla) tra chi ha svolto attività calcistica professionale è inspiegabilmente alto e conta ormai 40 casi accertati negli ultimi 30 anni. Ma ancora più alta sembra la frequenza di questa patologia tra chi ha praticato l'attività calcistica presso lo stadio "Giuseppe Sinigaglia" di Como, ben sei casi: Stefano Borgonovo, Adriano Lombardi, Maurizio Gabbana, Celestino Meroni, Albano Canazza, Piergiorgio Corno. Occorre capire se una tale concentrazione di calciatori comaschi che abbiano contratto la sla sia solo una mera, triste coincidenza, oppure se la causa possa essere imputata a fattori ambientali dello stadio che hanno frequentato per anni, così come paventa un articolo del quotidiano Corriere della Sera del 20 marzo scorso. La faccenda sarebbe già al centro di un'inchiesta del PM Raffaele Guariniello.

Così accogliendo il suggerimento di alcuni studenti della Cellula dell'Associazione Coscioni di Genova, con il senatore Marco Perduca abbiamo rivolto un'interrogazione al Ministro del Lavoro, Salute e Politiche sociali, per sapere se il dicastero si sia attivato con opportune ricerche per comprendere le cause alla base di tale epidemia tra gli ex-calciatori italiani, e in particolare dell'alta incidenza di questa patologia tra chi tra questi ha praticato presso lo stadio "Giuseppe Sinigaglia" di Como, e se intenda avviare accurate indagini per verificare la presenza di sostanze tossiche negli ambienti di questo e degli altri stadi italiani.

 

Donatella Poretti



Qui il testo dell'interrogazione


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276