Marco Baldino
23 Marzo 2009
 

Benché ami nascondermi

 

Io, Marco Baldino, avendo per la prima volta aperto gli occhi nell'anno 55 dello scorso secolo ed avendoli rivolti - sicuramente per una strana affinità nervosa - alla parte equorea che si apre dal ventre delle Alpi ...

nel 1990 ho fondato la rivista italiana di geofilosofia tellus, per la qual cosa mi capitò poi di incontrare, a Bormio, Roberta De Monticelli, transfuga dell'Università italiana a Ginevra, che mi dispensò un tiepido incoraggiamento.

Nel 1991 ho conosciuto a Sondalo Luisa Bonesio e Caterina Resta con le quali avviai una lunga collaborazione.

Nel 1994, nell'ambito del convegno Nel limite estremo, a Zagabria, organizzato dall'Istituto Italiano di cultura, allora diretto da Grytzko Mascioni, lessi, senza conseguenze per la storia mondiale, la comunicazione «Provincialismo e filosofia». Erano presenti Vlado Gotovac, Giorgio Agamben e Umberto Curi. Nello stesso anno, a Palazzo Malacrida (Morbegno), in occasione dell'annuale “Mostra internazionale dei prodotti della montagna lombarda”, ho organizzato il ciclo di conferenze Immagini della montagna alle quali prese simpaticamente parte Giorgio Pasqualotto.

Nel 1995 a Trento, insieme a Renato Troncon, ho organizzato il primo Seminario internazionale di geofilosofia. Presenti Alberta Battisti, Luisa Bonesio, Claudio Bonvecchio, Alessandro Marcenaro, Caterina Resta e Francesca Volpicella. Nello stesso anno ho ideato e curato, insieme a Caterina Resta e Luisa Bonesio, il volume collettaneo Geofilosofia la cui pessima riuscita coincise con (o decretò) la precipitosa chiusura dei miei rapporti con le due filosofe gaïennes.

Nel 1996, a Trento, al convegno Regionalismo e federalismo in Europa ho conferito sul tema «Particolarimsmo ed ecumenismo». A causa delle mie citazioni tratte da Giorgio Colli fui garbatamente tacciato di esoterismo (Bonomi) e, a causa del mio “provincialismo filsofico” fui brutalmente consigliato di tornare a studiare il rapporto città/campagna. Presenti, tra gli altri, Gianfranco Miglio, Alessandro Vitale, Marco Bassani, Aldo Bonomi e Bernard Poche.

Nel 1997, entrato brevemente in contatto con Alain de Benoist, ne pubblicai, su tellus, un intervento e polemizzai al riguardo, via email, con Jean-Luc Nancy che deplorava di dover apparire, sia pure in forma pubblicitaria (il suo nome appariva tra i molti, autori del volume Geofilosofia, pubblicizzato nella stessa pagina dove era ospitato il saggio di De Benoist) con l'“impresentabile” connazionale.

Nel 1998, a Bressanone, nell'ambito del convegno La cultura del regionalismo in Europa, ho parlato sul tema «Autonomia e governamentalità» e precisato, almeno a me stesso, l'ipotesi di un pensiero “selvatico” come pensiero transprofessionale. Presenti, oltre a Reanto Troncon, ideatore ed organizzatore del convegno, Luciano De Fiore, Philip Daverio, Fabio Cirelli Carasi, Pietro Toesca.

Nel 2000 ho organizzato a Morbegno il colloquio Dietrich Bonhoeffer e la teologia della responsabilità a cui partecipò generosamente e amichevole animazione Riccardo Panattoni.

Nel 2002 ho lasciato la direzione di tellus ed ogni attività di organizzatore culturale per emigrare internamente nell'anomia/anonimia del Web.


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