Laboratorio
Romeo e Giulietta. Dalla lettura alla ri-scrittura degli studenti
Ford Madox Brown: Romeo e Giulietta
Ford Madox Brown: Romeo e Giulietta 
09 Marzo 2009
 

Giulietta: O Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre; e rifiuta il tuo nome: o, se non vuoi, legati solo in giuramento all’amor mio, ed io non sarò più una Capuleti.

 

Romeo: Io ti piglio in parola: chiamami soltanto amore, ed io sarò ribattezzato; da ora innanzi non sarò più Romeo.

 

Giulietta: Chi sei tu che, così protetto dalla notte, inciampi in questo modo nel mio segreto?

 

Giulietta: Come sei potuto venir qui, dimmi, e perché? I muri del giardino sono alti e difficili a scalare, e per te, considerato chi sei, questo è un luogo di morte, se alcuno dei miei parenti ti trova qui.

 

Romeo: Con le leggere ali d’amore ho superato questi muri, poiché non ci sono limiti di pietra che possono vietare il passo ad amore: e ciò che amore può fare, amore osa tentarlo.

(Shakespeare Romeo e Giulietta Scena II - Giardino dei Capuleti)

  

 

Il finale di questa storia è molto triste  ma la nostra storia è diversa:

  

 

                               Il risveglio di Giulietta

  

E fu così che Giulietta si risvegliò dal suo lungo e quasi mortale sonno, vide Romeo straziato e pallido in volto ed esclamò entusiasta: "Oh, finalmente! Mi sono liberata di questo ruolo che mi avrebbe perseguitato per anni; adesso potrò scappare con il mio Hercules, che mille imprese ha compiuto per amor mio!".

Così detto, Giulietta prese il cellulare, per avvisare il suo amato, ma,  ohibò! Accadde che Romeo, non avendo preso un veleno, bensì un sonnifero, si riprendesse dal sonno. Al che Giulietta dovette rinunciare alla sua premeditata fuga con Hercules e continuare la sua interpretazione in questa storia.

Dopo baci e abbracci, i due si sposarono e per il loro viaggio di nozze, fuggirono in Messico con l’ Opel Tyra, parcheggiata fuori dal cimitero, come le storiche Thelma e Luise.

Calò la notte, e Giulietta e Romeo, ormai esausti per il lungo girare a vuoto, si persero in una fitta e buia foresta. Non avendo una meta precisa, per sostare durante la notte, iniziarono a camminare. Cammina, cammina, arrivarono davanti a un castello cupo e misterioso.

Giulietta era terrorizzata, ma Romeo, impavido eroe, la rassicurò e insieme si avviarono verso l’entrata.

"Toc, toc!", si sentì alla porta.

“Chi è?” chiese una voce gentile e femminile.

Ma quando la porta si aprì, un mostruoso e gigantesco uomo, con un mantello, si mostrò ai loro occhi.

Dracula!!, urlò impaurita Giulietta. "Ma che Dracula, io sono…Batmaaaaaan! ", esclamò gesticolando, il padrone di casa.

Così dicendo, fece accomodare i due ospiti in un grande salotto e iniziarono a parlare delle proprie avventure.

Batman raccontò loro di essere sulle tracce di una famosa criminale, che, con la scusa di andare sempre a trovare la nonna, per portarle i dolcetti, le rubava i gioielli.

Così Giulietta e Romeo, per aiutare il loro nuovo amico, decisero di iniziare le ricerche di Cappuccetto Rosso.

I tre s’incamminarono verso la foresta, dove si trovava la casetta della ragazza e arrivati alla dimora, spiarono dalle finestre, per vedere se c’era qualcuno in casa, ma non c’ era anima viva.

Allora i ragazzi aprirono la porta come dei veri e propri ladri professionisti e si accomodarono in un piccolo salotto.

Si stavano guardando intorno: la casa era piccola, ma molto carina e ben arredata, quando la porta si aprì ed entrò Cappuccetto Rosso, che tornava dal bosco, dove aveva raccolto delle rosse e grandi fragole, per la sua nonnina malata.

Batman la guardò e lei guardò l’eroe; l’aria era diventata più dolce e tranquilla, e loro capirono di non poter stare ancora divisi, perché il loro sentimento era troppo forte, per non essere vissuto.

In quell’atmosfera così piena d’amore, una forte voce interruppe le due coppie d’innamorati: "Sono il lupo cattivo! E se voi tre porcellini non uscite immediatamente, il mio potente soffio spazzerà via la vostra casa! ".

Non fece in tempo a soffiare, che i quattro avventurieri erano usciti dalla casetta e lo prendevano in giro, dicendogli che aveva sbagliato posto e che forse i tre porcellini si erano presi gioco di lui.

Così, prima che il lupo capisse e se la rifacesse con loro, scapparono via, verso la cittadina, vicino al lugubre castello di Battman.

Battman e Cappuccetto Rosso si sposarono e decisero di arredare diversamente il castello, per renderlo più luminoso e meno tenebroso.

 

Ambra  e Camilla

  

 

Immagine di copertina: Romeo e Giulietta, dipinto di Ford Madox Brown

Il racconto “Il risveglio di Giulietta” è inserito nel volume Sapere per creare a cura di Anna Lanzetta. Morgana Edizioni.


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