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Le scuole di Gordona-Valchiavenna intitolate a Giovan Battista Mazzina. La sua storia in un libro.
Giovan Battista Mazzina
Giovan Battista Mazzina 
08 Marzo 2009
 

Sarà presentato in aprile il nuovo libro sul benefattore gordonese Giovan Battista Mazzina, scritto dall’architetto e tesoriere del Centro di studi storici valchiavennaschi Cristian Copes, in occasione dell’intitolazione ufficiale delle scuole di Gordona al Mazzina, dopo che il comune ha ottenuto in febbraio l’approvazione dal Ministero della pubblica istruzione.

 

Figlio di Giovan Battista Ireneo detto Pign e di Marianna Maddalena Dell’Acqua di Mese, il benefattore nacque a Gordona il 2 luglio 1884 e, dopo aver lavorato al Kulm hotel di Sankt Moritz, alla villa d’Este di Cernobbio, al Winter Palace hotel di Luxor in Egitto e in altri prestigiosi alberghi di Londra, Nizza e Assuan, verso il 1909 emigrò in Sudamerica, dove diresse il Parque hotel di Montevideo, l’albergo Biarritz, lungo la rinomata spiaggia di Punta dell’Este in Uruguay, e, in Argentina, i Palace hotel di Buenos Aires e di Tandil. Sposatosi nella capitale argentina con Virginia Biavaschi, il cui padre era nato a Gordona nel 1855 ed emigrato nel Paese sudamericano nel 1879, alla fine degli anni venti del Novecento il Mazzina fu presidente degli albergatori di Buenos Aires dove, poco prima del 1922, aveva acquistato lo splendido hotel Savoy, che divenne anche la sua residenza e, oggi, appartiene alla società olandese Golden Tulip Hospitality Group, catena alberghiera con un migliaio di hotel nel mondo.

  

Accumulato un patrimonio, Giovan Battista Mazzina finanziò diverse opere pubbliche e aiutò molte associazioni, sia in America latina che in Italia e, soprattutto, nel proprio paese di origine. Tra le opere realizzate a Gordona grazie al contributo del benefattore ci fu la mulattiera di Cermine, la sistemazione della strada Gordona-Mese, il restauro del municipio e della casa sussidiaria della canonica, il nuovo acquedotto comunale e il monumento ai Caduti della Prima guerra mondiale, realizzato in bronzo nel 1928 dallo scultore Carlo Peduzzi di Schignano Intelvi.

 

Per quanto riguarda le associazioni, oltre ad aver aiutato l’Istituto Sacra Famiglia di Mese, fondato nel 1898 da don Primo Lucchinetti, l’ospedale e l’Istituto don Luigi Guanella di Chiavenna, l’orfanotrofio femminile provinciale di Morbegno e diverse scuole e asili della Valchiavenna e di Bellagio, dove il benefattore possedeva un’abitazione, a Gordona il Mazzina sostenne la Sezione combattenti, la banda musicale di San Martino e la Società dei fratelli benefattori napoletani e, non di rado, delle famiglie in difficoltà. «Dio ha fatto prosperare i miei affari ed io mi sento in dovere di aiutare gli altri», soleva ripetere Giovan Battista Mazzina, morto a Gordona nel 1931, al quale molte istituzioni e privati sono debitori.

   

Guido Scaramellini

Direttore di Valchiavenna, storico


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