Pesticidi nell'ortofrutta. Interrogazione
06 Marzo 2009
 

Come rilevato dall'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori), che in merito ha già rivolto dei quesiti al ministro Luca Zaia (foto), l'Ufficio federale tedesco per la Protezione dei consumatori e della Sicurezza alimentare (BVL), comunica che nel 2007 solo il 2,7% del prodotto ortofrutticolo della Germania superava i limiti di pesticidi consentiti.

Nei prodotti ortofrutticoli importati in Germania da altri Stati Ue, invece, la quota di quelli che superavano questi limiti era del 5%, mentre dai Paesi extra Ue addirittura del 9,5%. Le analisi, effettuate a campione dai Laender e raccolte dal BVL, rilevano che tra i prodotti più inquinati risultavano il cavolo verde, la rucola, le melanzane, il tè, erbette e cetrioli, mentre minori quantità di pesticidi (solo l'1% dei campioni sopra il limite) sono stati riscontrati nei cavolfiori, broccoli, patate, carote e banane.

Col senatore Marco Perduca, abbiamo quindi rivolto un'interrogazione ai ministri dell'Agricoltura e del Lavoro, Salute e Politiche sociali per sapere se l'Italia rientra tra quegli Stati Ue i cui prodotti ortofrutticoli per il 5% superano, secondo le analisi dell'Istituto tedesco, i livelli di pesticidi consentiti, e quali valori di pesticidi sono stati comunque riscontrati per l'ortofrutta proveniente dal nostro Paese, e se in Italia siano effettuati test analoghi sul contenuto di pesticidi residui nell'ortofrutta in vendita e, nel caso, quale sia il risultato di tali analisi, sia per il prodotto nazionale sia per quanto riguarda quello importato.

 

Donatella Poretti

 

 

Qui il testo dell'interrogazione


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