Cordone ombelicale: scade l'ordinanza, da oggi che succede?
28 Febbraio 2009
 

Scade oggi 28 febbraio l'ordinanza che disciplina l'esportazione delle cellule staminali per la loro conservazione nelle biobanche private, e senza il suo rinnovo finisce anche questa possibilità di libertà nell'Italia dei divieti.

L'assurda situazione che si protrae da anni, inaugurata dalle ordinanze dell'allora ministro Girolamo Sirchia, si era interrotta nella scorsa legislatura grazie a maggioranza e opposizione che si erano unite per regolamentare, disciplinare, normare la possibilità di conservare queste preziose cellule anche a pagamento in biobanche private autorizzate e accreditate tramite la formula dell'autologa solidale. Un compromesso che garantiva sia il gesto solidaristico della donazione che il diritto a conservare queste cellule per sé, a fronte della certezza che sarebbero state buttate nel cestino della spazzatura della sala parto.

Ogni anno i numeri dei cordoni che superano le frontiere raddoppiano. Casi limite è quello di San Marino, dove proliferano le biobanche private: già quattro sono autorizzate per ospitare i cordoni dei bambini che nascono in Italia (solo il Bioscience Institute ne conserva 2.500).

La legge fatta dal Parlamento (31/2008, art. 8bis) è stata cancellata con atto d'imperio del Governo che, nel decreto "Milleproroghe", in fase di conversione in legge ha introdotto un emendamento e grazie al voto di fiducia in entrambi i rami del Parlamento ha impedito di fatto ai parlamentari di esprimersi nel merito.

Oggi avrebbe dovuto essere emanato un decreto per regolamentare ciò che già avviene in maniera pionieristica a Mantova con la Bamco onlus, ma invece siamo nell'assurdo: continua ad essere impossibile la donazione e si impedisce anche l'esportazione (neppure il 10% dei punti nascita è in grado di raccogliere le cellule per la donazione nelle biobanche pubbliche).

Dal ministero nessuna notizia, nessun comunicato per spiegare perché ha cancellato una legge del Parlamento e ora nessuna indicazione di cosa avviene da domani. Chi è già stato autorizzato dal Ministero dopo aver superato il colloquio con il Centro Nazionale Trapianti potrà conservare all'estero le sue cellule? E chi ha avviato l'iter o chi stava per farlo senza l'ordinanza, come farà?

Una vicenda all'insegna della sciatteria politica e dell'imposizione di una norma contro la libertà di scelta. Una vicenda che riassume l'impostazione proibizionista, protezionista, statalista del Governo: per uno Stato che decida dei corpi e della salute dei sudditi.

 

Donatella Poretti



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