Diario di bordo
Pier Paolo Segneri. Ascoltare e tradurre le spinte riformatrici 
Ci sono tempi, presupposti, lotte democratiche, sentimenti e ragioni che aspettano il fiorire radicale della rosa nel pugno...
26 Febbraio 2009
 

Ci sono diverse spinte riformatrici che provengono da ogni parte d’Italia e che meritano il nostro ascolto. Sono voci di r/esistenti ed hanno l’ascolto dei Radicali di Marco Pannella e di Emma Bonino. Eppure, forse proprio per questo motivo, i Radicali continuano ad essere silenziati, rimossi, oscurati. Quando, invece, andrebbero ascoltati, frequentati, conosciuti.

 

Ebbene, nell’attuale ancien régime, nel vecchio sistema partitocratico che attanaglia in nostro Paese, nell’odierno regime, abbiamo la responsabilità di rispondere alle urgenze, alle richieste e alle parole, interiori ed esterne, che ci spronano a cambiare in modo nonviolento questa assurda fase politica. Fatta soltanto di pregiudizi e di pregiudiziali, di opportunismi e di posizioni strumentali. Siamo disposti ad essere speranza per gli altri e per noi stessi? Siamo pronti a metterci in gioco in prima persona? Siamo disponibili a costruire l’alternativa di Governo con altre forze politiche con autentica volontà di rinnovamento?

Ci sono sentimenti e ragioni che ci spingono a ritrovare ciò che di più caro e di antico, ma a noi pare di più nuovo, la politica italiana abbia espresso negli ultimi quindici anni: il progetto laico, liberale, socialista, radicale e libertario della Rosa nel Pugno. Ma bisogna unire le forze. Essere presenti a Chianciano per il VII congresso italiano del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito.

Ci sono tutti i presupposti ideali e concreti per smuovere una situazione politica ormai miseramente incancrenita nelle logiche di quella sottocultura del potere dominante e non-democratico che pervade i partiti e le istituzioni e che non consente nessun reale contraddittorio prima di tutto negli organi di stampa, nei mass-media e nelle televisioni.

 

Ci sono tempi, come oggi, in cui è soltanto la forza dell’esempio che può avviare, da subito, un serio cambiamento della politica, dell’attuale classe dirigente, dell’intero sistema politico. Ma ci vuole coraggio. Servono persone oneste e leali a cui affidare “il nuovo possibile”.

Ci sono venti di libertà e di fratellanza, di giustizia e di uguaglianza che soffiano dagli Stati Uniti d’America, portati dalla voce e dal volto di Barack Obama, e in cui possiamo ritrovare la forza delle idee che ha sempre animato e caratterizzato il progetto politico della Rosa nel Pugno.

Ci sono lotte democratiche, riformatrici e nonviolente che, dopo un troppo lungo inverno, aspettano il fiorire della rosa. Non possiamo più rimandare a domani. Ritorniamo ad essere quello per cui ci siamo sempre battuti, battiamoci per quello in cui sempre abbiamo creduto.

 

Pier Paolo Segneri

(da Notizie radicali, 25 febbraio 2009)


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