Oblň cubano
Yoani Sánchez. Un grazie e una richiesta
16 Febbraio 2009
 

Dal blog Generación Y

14 febbraio 2009

 

 

Agradecimiento y pedido

No quiero dejar pasar los días y seguir en la ingratitud de no corresponderle a los “abnegados compañeros” que vigilan la entrada de mi edificio. Ellos, con su sacrificio desmedido, han logrado que en las últimas semanas no hayan ocurrido tantos hechos vandálicos, de los que son tan comunes en estos catorce pisos. No le han robado la ropa de la tendedera a nadie, en las escaleras no hemos encontrado ninguna excrecencia humana adornando una esquina, ningún exhibicionista le ha enseñado su miembro a alguna asustada adolescente; la mesa de dominó que genera tantos gritos ha sido suspendida hasta nuevo aviso y hasta los perros vagabundos han evitado hacer de las suyas por allá abajo. Todo eso gracias a los turnos rotativos que mantienen dos disciplinados miembros del ministerio del interior –para vigilarme- en el lobby de mi bloque de concreto.

Sólo quería, junto con mi agradecimiento infinito, pedirles por favor un poco de vista gorda con los vendedores ilegales. Llevamos la misma cantidad de días sin que nadie –ni siquiera un distribuidor de veneno contra cucarachas- grite su mercancía en nuestros pasillos. Me siento culpable de la asfixia comercial en que están sumidos los otros 143 apartamentos y algo tengo que hacer para aliviarlos. Así que les pido -a los acechantes soldados del MININT- mirar hacia otro lado, cuando de la comida se trata. ¡Esto no tiene que llegar a ser el cerco de Lisboa!

 

Yoani Sánchez

 

 

Riconoscenza e domanda

Non voglio lasciar passare i giorni e continuare a essere ingrata e non contraccambiare i “volenterosi compagni” che sorvegliano l’ingresso del mio edificio. Essi, con il loro smisurato sacrificio, nelle ultime settimane hanno fatto ridurre il numero degli atti vandalici, di solito molto comuni in questi quattordici piani. Non hanno mai rubato i vestiti dallo stendibiancheria, non abbiamo trovato per le scale nessun escremento umano lasciato in un angolo come decorazione, non ci sono stati episodi di esibizionismo ai danni di adolescenti spaventate; la tavola da domino1 che provoca tante grida è stata sospesa fino a nuovo ordine e persino i cani vagabondi hanno evitato di fare i loro bisogni per strada. Tutto questo grazie ai turni a rotazione che mantengono sempre due disciplinati membri del Ministero degli Interni - per sorvegliarmi - nella lobby del mio condominio.

Vorrei soltanto, insieme alla mia infinita riconoscenza, chiedere a questi “volenterosi compagni” di chiudere un occhio con i venditori illegali. Sono ormai troppi giorni che nessuno - neppure un distributore di veleno contro gli scarafaggi - si avventura per offrire la sua mercanzia nel nostro palazzo. Mi sento colpevole della penuria commerciale nella quale sono precipitati gli altri 143 appartamenti e devo fare qualcosa per alleviarla. Per questo chiedo - ai soldati del MININT2 che sono appostati - di guardare da un’altra parte, quando si tratta di cibo. Questo non deve trasformarsi nell’assedio di Lisbona!

 

Traduzione di Gordiano Lupi

 

 

Note del traduttore:

1 Il domino è un gioco moto popolare a Cuba. Riunisce molte famiglie in chiassose partite dove si gareggia attivamente e si parteggia per i propri beniamini.

2 MININT sta per Ministero degli Interni.


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