Cercando l'oro della poesia
Fabiano Alborghetti trova Flavio Stroppini 
Cercando l'oro 26
Flavio Stroppini
Flavio Stroppini 
11 Febbraio 2009
 

Cercando l’oro della poesia muove da Ascoli Piceno, terra di Davide Nota, verso nord, la Svizzera e più precisamente il Canton Ticino, luogo dove vive e scrive Flavio Stroppini.

 

Lo spazio, come d’abitudine, è per la sola voce dell’autore, messo a nudo senza la mediazione della domanda, autore lanciato nel vuoto e che arriva a noi per mezzo di una autopresentazione, cui seguirà una scelta di testi e solo in ultimo una breve nota bio-bibliografia.

 

 

AUTOPRESENTAZIONE di Flavio Stroppini

 

Sono nato in un posto pulito. Sembra fosse stata una scena interminabile. Ma non ricordo. Talvolta ho morso delle persone poi ho terminato le scuole dell’obbligo. Tra casa mia e l’ospedale c’erano diciotto chilometri. Bisognava prendere una corriera e poi camminare in salita per un centinaio di metri. Mi sono sforzato a studiare economie, ma mi sono smarrito presto, il cinema era vicino alla scuola e ho iniziato a riconoscere le persone ascoltando i loro accenti. Nel primo appartamento in cui ho abitato dietro alla cucina c’era una stanza, nella quale rinchiudevo libri, per non farli scappare. Mi sedevo là dentro a guardare la notte che calava ed avevo finito per trasferirvi la cucina.

Riesci mai ad immaginarti come passeremo le giornate? – mi aveva chiesto un tizio.

Gli avevo risposto che in realtà non lo sapevo, che forse avremmo dovuto fare dei manifesti e lasciarli per le strade. Per trovarlo bastava farsi un giro nei bar del paese, la sua voce si sentiva fino in piazza. Lavorava in una fonderia d’arte. Era un tizio massiccio, robusto e tutte le sue frasi iniziavano con: “l’ho sempre detto io...”, “Sono sicuro che...” Sembrava uno dei personaggi di contorno di un qualche romanzo di Simenon. Era strano, più si avvicinava alla sera più diventava categorico e definitivo. È finita che me ne sono andato iniziando ad inviare cartoline per non fare dimenticare la mia assenza. Ho avuto una donna che scriveva tutto in stampatello, una che alle quattro, quando rientrava mangiava aringhe affumicate, un’altra a cui le fragole crude o cotte facevano venire l’orticaria. Facendo un giro al Nord ho trovato in un vecchio magazzino di ferramenta un grosso sacco di tela pieno di chiavi. A causa del peso non l’ho comprato e talvolta mi domando se ci sia ancora. Raramente mi trovo ad ascoltare il fruscio del vento tra la massa degli alberi. Tornando nella casa dove abito ora spiccano le scritte al neon del centro città. Mi chiedo spesso se sia possibile distrarsi dall’ossessione del tempo. Ieri era il compleanno di una amica, ha mangiato una sogliola enorme e si è ubriacata con muscadet.

Tutto quello che potevo affermare l’ho fatto. Ho scritto anche un’altra autopresentazione, il testo era lungo più o meno quanto questo.

 

 

 

interruzione nel discorso di un anniversario

Osserviamo la cinghia di trasmissione

ed il combustibile, le bottiglie,

gli utensili ed i barattoli.

Si invecchia precocemente ogni decennio

si abbandonano altre scuse

come oggetti nel traffico.

La solitudine oggi è un rumore

di quadri elettrici ed interruttori

ed impianti telefonici.

 

 

nei pressi dell'aereoporto

Scorrendo tra magazzini dimenticati e torsi di case,

tra i campi accerchiati da steccati e dall’aeroporto della città

mi accorgo di una strada senza energia elettrica,

probabilmente a causa di un corso circuito.

Una bottega con due uomini all’esterno su sedie di plastica,

un macello e del filo spinato fuori da una fabbrica;

uno dei due uomini, senza troppa fretta mi chiede

di scattare loro una cartolina panoramica.

 

 

verso il paradiso

Aspetto sotto l'insegna di un ristorante

cinese chiuso dal nome

Mao Dao e vedo il 14 ed il 53.

Quattro aggrappati al freddo per

rimanere svegli, un inizio di cantiere;

penso all'Unione Sovietica,

all'estetismo, ad una strategia di difesa:

conto i fori della panchina

in acciaio perfettamente tondi.

Per qualche minuto

l'incrocio in silenzioso congedo resiste

al contagio di automobili che poi lo conquistano

e si disperdono

indirizzate ai loro parcheggi:

il suono di una ambulanza galleggia

nell'aria in attesa del vento.

Ascolto l'orario continuato dei discorsi sul 4

in ritmo uno due e tre

quattro cinque barra quattro. Il pavimento

è di colore verde

azzurro come una piscina. le tue gambe

non sono le tue. Una regina

veloce posa la borsa della spesa:

all'interno granaglie

ed ortopedia. Incrocio un sorriso eterno

ed un corpo in bolletta,

lacrime fino alla sigaretta ed una maglietta

viola con la stampa:

noleggio anime.

Affondo mancando

qualsiasi amministrazione

alla mia centralina.

 

 

da Assemblaggio informazioni verosimili quotidiane (Alla Chiara Fonte, Lugano, 2008)

 

 

Rachmaninov n.7 in si bemolle maggiore

 

Emergenza sulla corsia di sorpasso

Tre tir tirrenici si sommano diminuendo il loro volume totale

 

Osservo il naufragare di trentamila lattine di birra olandese

Osservo la carne di struzzo sfrigolare tra aromi di benzina

Guerrafondaia

Anche morti: due sembra

Od almeno così dice la donna con gli occhiali che parla veloce

 

 

Programmi e competenze comuni

 

Direzione annullata per traffico

Direzione non raggiungibile

Arrestare la vettura presso la cisterna dell’acqua potabile

Introdursi nella cisterna dell’acqua potabile ed

Immergersi nella cisterna dell’acqua potabile

Completamente

Ora scordarsi di respirare:

Il viaggio è terminato

 

 

Difficoltà di strada

 

La mia imperfezione

Diventa gioiosa

La tua

Diventa implosione

 

Dice mentre osserva

L’ennesima copia

In bronzo

 

 

 

Flavio Stroppini nasce a Gnosca (Canto Ticino – CH) nel 1979, vive tra Gnosca e Torino.

Ha conseguito un diploma in Sociopsichiatria e frequentato un seminario sul Cinema all’Accademia di Architettura di Mendrisio (CH) nonché un Master in tecniche della narrazione alla Scuola Holden Oltre a operare come giornalista collaborando con la rivista on-line BazarMagazine www.bazarmagazine.ch (rivista patrocinata dall'ufficio del Cantone Ticino per l'integrazione degli stranieri e della lotta contro il razzismo), col settimanale Azione, con la rivista italiana Abitare, è attivo come regista e sceneggiatore cinematografico (citiamo tra le attive collaborazioni quelle con la Ventura Film e la TSI Televisione Svizzera Italiana). È inoltre creatore con il GRUPPO 20, del sito www.paroleluoghi.it: mappatura del territorio attraverso le parole che lo rivelano.

Selezione “Premio Campiello Giovani” nel 1999, “Premio Hermann Ganz”, “Settimanali Culturali Svizzere” nel 2000, ha curato il calendario culturale della Fondazione Diamante, Le tracce dell'oca Samantha, Lugano, 2005 – 2006.

È inserito nelle raccolte collettanee Liberi tutti (a cura di Claudia Patocchi Pusterla, Casagrande, 2006) e Di soglia in soglia. Venti nuovi poeti nella Svizzera Italiana (Edizioni Le Ricerche – Stato e Cantone Ticino – Società Dante Alighieri, 2008)

Ha pubblicato Bar macello (poesia, Gabriele Cappelli Editore, Mendrisio, 2001), Niente salvia a maggio (romanzo, Gabriele Cappelli Editore, Mendrisio, 2004), Assemblaggio informazioni verosimili quotidiane (poesia, Alla Chiara Fonte, Lugano, 2008)

 

 

I testi e le immagini appaiono con autorizzazione dell’autore


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