Rosario Amico Roxas: Il Diritto canonico contro Eluana e Welby e pro banda della Magliana!
10 Febbraio 2009
 

Ormai Eluana non serve più ai reconditi scopi che hanno sfruttato il suo dramma, ma non bisogna dimenticare; non per portare rancore a chicchessia o per rinnovare rimostranze, ma per dimensionare un evento in tutta la sua tragica “umanità”, che menti offuscate hanno ristretto nell’alveo delle condizioni di principio, facendole “un caso” mediatico, da una parte politico e dall’altra teologico, trascurando, entrambi, il dramma umano della sofferenza che trova conforto solo nella carità cristiana (per i credenti) e nella solidarietà avulsa dalle speculazioni (per i laici). Per ricordare degnamente Eluana, affidiamoci alla fantasia che è il supporto umano alla Fede; quella fantasia che supera tutte le barriere del tempo e dello spazio, che supera la Ragione e rende l’uomo grandissimo pur dentro le sue miserie.

Con gli occhi della fantasia immaginiamo l’incontro tra Eluana e il Padreterno, in un incontro privato, stante la delicatezza dell’argomento. Eluana parla delle sue sofferenze, di quella vita vissuta mercé l’ausilio di un sondino naso-gastrico che nulla ha a che vedere con quel cuore che Dio forgiò dal fango. Il Creatore taceva, pur avendo molti argomenti da obiettare (la vita è sacra, solo IO posso decidere, l’uomo è fatto a immagine di Dio e non può decidere della sua vita); ma non si servì di quegli argomenti, facendo prevalere la Sua infinita capacità di ascoltare, fino al punto di “comprendere” le esigenze di quella fanciulla, ritornata bellissima; ho detto “comprendere” e non “condividere”; capire una persona non significa, necessariamente, aderire alle sue idee; ma la immensa dimensione divina arriva a comprendere, perché arricchita all’infinito dall’Amore.

In fondo Dio stesso fece dire a Suo figlio “Non giudicate e non sarete giudicati”; a questo punto mi piace pensare che Dio l’abbia presa per mano e l’abbia accompagnata lì dove le sofferenze umane hanno un termine.

 

E il Diritto Canonico?

Su questo argomento ho solo una certezza (tutta personalissima); Dio non ha mai letto quel testo scritto dagli uomini, altrimenti sarebbe intervenuto citando commi, articoli, affermazioni di principio; quelle affermazioni di principio che decidono chi “è dentro” e chi “è fuori” e Eluana sarebbe fuori, ma, secondo il Diritto Canonico, sono dentro i mafiosi, i camorristi, il capo della Magliana sepolto accanto a principi della Chiesa in una basilica romana; è dentro Pinochet che ha ricevuto funerali religiosi pur essendosi macchiato di delitti contro l’umanità e tanti, troppi altri. Eluana ha solo chiesto di essere capita, lasciò detto che non avrebbe accettato di vegetare una vita passiva, ma il Diritto Canonico ha preferito giudicarla, dividendo il pianeta tra moralisti laici e moralisti clericali; entrambi lontanissimi dalla comprensione e dalla compassione; entrambi sollecitati da interpretazioni che privilegiano la Ragione in alternativa alla Fede, che per i laici è la fantasia. Il quesito che si pone diventa così: “Cosa ha più valore il rispetto del sabato o l’uomo che vive il 'suo' sabato?”, “La pietas cristiana o le norme scritte dagli uomini e inserite nel Diritto Canonico?”

 

Per rispondere bisognerebbe sostituirsi a Dio, affidando l’ultimo giudizio a quel Dio che non ha mai letto il Diritto Canonico, ma che sa vedere dentro i cuori, con quell’amore

che move il Sole e le altre stelle”. 

  

Rosario Amico Roxas


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