Diario di bordo
Carlo Forin. Che nessun Duce di ritorno tocchi la Costituzione!
09 Febbraio 2009
 

-Che nessuno tocchi la Costituzione finché il Cavaliere nero vive!-

Questo grido forte, pur consapevole che l’Italia non si risolleverà dal sottosviluppo dove sta precipitando per la zavorra delle province. Meglio vivere poveri, ma liberi, piuttosto che precipitati in un regime alla Ceausescu privi anche del diritto di protesta.

Anche se il Cavaliere nero governa con i sondaggi, il Governo avrebbe decretato d’urgenza contro l’arresto delle funzioni vitali della Englaro, contro il 60% degli Italiani favorevole, contro la decisione regolare arrivata attraverso il nostro lunghissimo iter giudiziario e contro il parere della sua famiglia pur di dimostrare che Presidente della Repubblica e Carta Costituzionale sono fantasmi sovietici.

No! Sono fatti e italianissimi!

Com’è italiano, purtroppo, il sopore mediterraneo con cui stiamo assistendo alla legiferazione anticostituzionale in atto.

Abbiamo già dimenticato l’obiettivo – modifica della regola che ci toglie il diritto di manifestare la nostra preferenza su di un candidato al parlamento? Sia questa una priorità!

Abbiamo dimenticato il tentativo di modifica della Costituzione precedente del Cavaliere nero, che pur abbiamo stoppato con una valanga di voti qualche anno fa?

Il Cavaliere nero giudica sovietica la nostra Costituzione! Sì, dice, ha giurato con la Carta l’incarico che copre, ma è sovietica!

No, è italianissima!

Arrossisce, povera, delle modifiche legislative del tipo ‘lodo Alfano’, e del poker delle illegittimità che lui ed i suoi ‘dipendenti’ stanno introducendo (compresa la facoltà di denuncia dei malati illegittimi per cittadinanza), ma basta che il Presidente garante faccia il suo dovere di tutelarla ed il Cavaliere nero diventa impotente.

Abbiamo ancora un potere.

Difendiamolo! Pur privi di una rappresentanza che arrivi ad un 10% del Parlamento, la Carta difende la nostra libertà.

 

Carlo Forin


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