Disabilità. Da Vaticano situazione grottesca su mancata ratifica Convenzione 
Si apra discussione su rapporti con Italia
28 Gennaio 2009
 

Sintesi dell'intervento in Aula in data odierna


Sulla questione disabilità, ritengo si sia verificata una situazione curiosa, un atteggiamento grottesco per cui uno Stato teocratico come quello del Vaticano, che vuole occuparsi di corpi da mantenere obbligatoriamente in uno stato di non vita grazie alle macchine, come per la condizione di Eluana Englaro, non vuole che quelle stesse macchine, quella tecnologia, quella scienza, quella ricerca, siano messe al servizio anche delle persone con disabilità. Quindi, a quelle persone che sono in vita, si è pronti a negare diritti come quelli legati alla sfera sessuale e riproduttiva.

È curioso che il Vaticano non sottoscriva questa Convenzione sulla disabilità; altrettanto curioso che, in occasione della Giornata della memoria, il Vaticano e il Papa, con una coincidenza che ha dell'incredibile, abbiano riabilitato i lefebvriani, tra cui c'è anche chi nega l'Olocausto. Dopo avere celebrato ieri la Giornata della memoria, oggi il Senato, istituzione di uno Stato laico, ratifica la Convenzione sulla disabilità.

Io credo che dovremmo domandarci quando dedicheremo una seduta alla discussione dei rapporti che manteniamo con questo Stato -quello del Vaticano, quello che è oltre Tevere, non democratico, a-democratico, teocratico- al quale continuiamo a dare soldi del contribuente italiano e con il quale manteniamo un Concordato, con cui quindi abbiamo buoni rapporti che credo dovremmo iniziare a rimettere in discussione; quanto meno, dovremmo iniziare a dibatterne e impegnare le Aule del Parlamento anche nella discussione di questi argomenti.

 

Donatella Poretti

 

Qui il testo completo dell'intervento


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