Arte e dintorni
Ivano Facchinetti: Antologica. Centro Triangolo - Locarno
Ivano Facchinetti: Paesaggio, 1989
Ivano Facchinetti: Paesaggio, 1989 
12 Gennaio 2009
 

La mostra in corso al Centro Triangolo di Locarno, con opere degli anni ottanta fino a quelle recenti, traccia il percorso artistico di Ivano Facchinetti sull’arco di più di due decenni. Dai quadri degli inizi, quasi selvaggi ed irrazionali, alle opere tridimensionali costruite con rigore e maggiore controllo dove la forma ed il colore sono sempre protagonisti.

La ricerca dell’artista locarnese nato nel 1952, è un tragitto in costante tensione, effettuato senza compromessi ed evitando qualsiasi gratuita contaminazione. La sua arte è da intendersi come una coraggiosa sfida e come la rivendicazione di un linguaggio autonomo. Un’avventura continua e in progressione alla scoperta di forme, colori e nuove possibilità per comunicare immagini. «Facchinetti è sempre indotto» come ha notato Vito Calabretta nella sua presentazione «a non uscire dall’immagine, a lasciare a quello che lui fa, al prodotto del suo lavoro, la libertà e la responsabilità di comunicarci qualche cosa e quindi di essere disposta al fatto che noi ci andiamo a cercare qualche cosa».

 

Ricerca la sua costruita nel tempo aprendo e chiudendo piste espressive e formali per potersi liberamente immettere su nuove strade. «Le varie espressioni come modalità diverse di gestire le variabili ed espressione di questa antindolenza: incapacità di fermarsi su un genere, su un tipo di risultato» ha aggiunto Calabretta. Anche il caso può giocare la sua parte, ma il tutto accade senza rimpianti o negazioni. «La poetica di Facchinetti così come la si vede da tutte le opere che sono in questa mostra, potrebbe essere contrassegnata come la pratica del disegno in quanto costruzione della memoria». Tutto evolve dalla forza della figurazione ed il racconto nelle prime tele, passando attraverso la ricerca e le conferme date dai disegni, per arrivare alle tracce poste sulle tele o negli spazi architettonici, per approdare ad una pittura più controllata, costruita e concreta dove le forme prendono pieno possesso e padronanza dello spazio. «Nel lavoro di Facchinetti», ha concluso l’autore della presentazione Calabretta, «c’e un atteggiamento sempre attivo, propositivo di costruzione di un nuovo mondo. Lui è un artista ticinese che rifiuta l’ordine e in particolare rifiuta il richiamo dell’ordine informale della regione insubrica».

 

Con le tele strappate del 1989, i quadri oggetto dei primi anni duemila, la recente serie “infinita” degli “Aeroplanini” è dimostrata la volontà di costruire ex-novo e la meravigliata curiosità di Facchinetti nello scoprire nuove forme per riconfermarne così il loro potere. Piccole strutture colorate che possono anche diventare sculture monumentali o enormi superfici bidimensionali: questo capiterà all’artista di vedere realizzato, avendo vinto recentemente il concorso ad invito indetto dalla Posta svizzera per i due interventi artistici nel nuovo centro di smistamento di Eclépens/VD.

    

Questa retrospettiva allestita al Centro Triangolo racconta gli aspetti fondamentali della ricerca di Facchinetti: la memoria come terreno d’azione, dove il divertimento e l’ironia affiancano il rigore, la disciplina e la serietà di tutto il suo lavoro d’artista.

   

 

 

ASSOCIAZIONE TRIANGOLO

Sopraceneri

 

presenta

 

presso CENTRO TRIANGOLO Locarno, Via Ciseri 19

fino al 1° febbraio 2009

la mostra di

 

Ivano Facchinetti

 

Lunedì-Venerdì 8:30-12:30
Sabato-Domenica 14:00-18:00.

 

L’esposizione è a favore dell’ASSOCIAZIONE TRIANGOLO Sopraceneri.

 

CENTRO TRIANGOLO

Volontariato · Cure a domicilio · Servizio Sociale · Coordinamento ricerca

 

Via Ciseri 19  CH-6600 Locarno – CCP 65-168288-5 – Tel +41 (0)91 751 82 41 –  www.centrotriangolo.ch  

 

 


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276