Maria Lanciotti: I lupi-agnello papisti sul corpo di Eluana Englaro
19 Dicembre 2008
 

Caro Claudio, e caro Enea, mi aggancio al pezzo di Doriana Goracci Voci della banda eversiva per l’alimentazione forzata di Eluana Englaro per emettere anch’io il mio urlo di rivolta.

Un urlo che se potesse spaccherebbe tutte le cupole di casa e di cosa nostra, un urlo di sdegno contro questi rivoltanti vermi bianchi che si nutrono di materia putrefatta e della sofferenza altrui, contro questi avvoltoi mai sazi di scarnificare poveri cristi messi in croce, mai sazi di spine e chiodi e anatemi.

Il silenzio di Beppino Englaro parla chiaro: aiutatemi.

E come? Urlando, appunto.

 

Contro queste armate puzzolenti di incenso e le loro puttanesche iniziative, contro i loro servitori prezzolati, contro gli onorevoli dal cuore di pezza, contro i giovani rimbambiti da una propaganda da catechismo domenicale, contro l’arruolamento di truppe papaboys armate dell’ignoranza e dell’arroganza instillate loro dagli specialisti del sacro terrorismo, contro tutti i loro proseliti irretiti con la vecchia promessa di un pezzetto di paradiso da godersi per l’eternità, contro tutti quei gruppi di preghiera, di veglia e di adorazione che stanno lì a sbattersi il petto a comando per impetrare il prolungamento di una agonia che neppure al peggior nemico andrebbe augurata.

Adesso – com’è logico che sia – c’è da aspettarsi che accada pure qualche miracolo per inoculare nuova e vigorosa linfa nelle schiere di fedeli e accoliti bastardi, e questo indica che siamo all’arma bianca. Giustappunto una povera vittima dell’accanimento terapeutico – tanto in voga e osannato dai falsi e sciagurati profeti attualmente in cattedra – ha mosso il pugno (ha mosso il pugno?!) e tale strabiliante evento guarda caso si è verificato proprio adesso, in seguito a stimolazioni effettuate sulla corteccia cerebrale, tanto per provare l’effetto che fa su una persona in coma irreversibile. E oggi, mi ci gioco la testa, le veglie di preghiera e di osanna si svolgeranno a orario continuato per tutte le chiese e le basiliche d’Italia, liberando nell’aria un inquinamento mortifero che finirà di ottundere quel poco di cervello che ancora ci rimane, ma non posso credere che quel benedetto di un Benedetto XVI, e tutti gli onorevoli e i disonorevoli che gli ruotano attorno, e tutta la brava gente in adorazione perpetua del nulla e del dannoso, e tutto l’apparato scenico compreso di effetti speciali, riescano a mettere ancora una volta nel sacco la forza della ragione e del rispetto vero per la sacralità della vita.

 

Anch’io veglio e prego, a modo mio: Signore, fa che che Eluana sieda presto alla tua destra.

 

Maria Lanciotti


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