Lisistrata
Grande è la confusione sotto il cielo 
Ma da qualche tempo gli interventi del Vaticano la accrescono in misura inusitata
06 Dicembre 2008
 

Sarkozy, beniamino del papa tra i capi di stato europei, andrà alle Nazioni unite per proporre e sostenere a nome dell'Unione europea la depenalizzazione dell'omosessualità, dato che ancora nel mondo in 91 stati, dei quali un certo numero di predominante religione mussulmana e di forma teocratica (per far parte delle N.U. -come è noto- non occorre essere democratici, basta essere uno stato: è questa la ragione per la quale il Vaticano, non essendo uno stato democratico non può far parte dell'UE., ma invece sì delle N.U.) essa è considerata reato e punita con varie pene, fino alla morte. Sembra una addirittura assai tardiva correzione di una infamia millenaria. E Sarkozy dovrebbe ricevere il plauso del papa e la sollecitazione a continuare sulla buona strada proponendo anche che l'adulterio della donna non sia punito con la lapidazione e altre tremende pene: sarebbe applicazione di una famosa azione di Gesù Cristo, persino. Invece no, una agra gridata ripetuta condanna, non dell'omosessualità come peccato, magari (il che non si può negare alle religioni di sostenere) ma come reato, invadendo a gamba tesa il terreno del potere statale legittimo (ciò che è di Cesare, cioè).

Il “ragionamento” è di particolare tortuosità, se sono riuscita a capirlo: dice che, se si depenalizza l'omosessualità, si definisce la stessa come una minoranza e quindi la si ghettizza. Mammamia! mia nonna, quando sentiva proposizioni che la colpivano per la loro irragionevolezza, diceva, mostrando la fronte: “Lì non c'è casa più nessuno, è scappato anche il portiere” per dire che era un ragionamento da testa vuota, variante popolare del noto motto goyesco: “Il sonno della ragione genera mostri”. E se riguarda una persona senza potere, può anche bastare una battuta. Ma se è il Vaticano, il quale si affretta a dire che sono tot gli stati che si comportano “bene” (cioè ha già fatto i suoi calcoli sulle alleanze ecc. ecc.) e spara scuse di insostenibile cattiveria e ipocrisia, allora la cosa fa un po' paura. Ma non è finita. Il monsignore accreditato alle N.U., a parte non voler ghettizzare le persone omosessuali, mettendole eventualmente in galera ed emarginandole per il loro bene, dice che anche l'aborto ecc. Cosa c'entra l'aborto? qualcuno spieghi al monsignore i fatti della vita: si dà il caso che con tutte le loro innominabili turpitudini ai e alle omosessuali capita davvero di rarissimo di trovarsi a decidere di abortire.

Il fatto è che tutto ciò che è di destra estrema piace subito a questo papa e intorno a lui si raccolgono tutti i più reazionari rappresentanti della chiesa. Peccato che in genere i politici anche di sinistra non si curano nemmeno di ascoltare le proteste che vengono da credenti laici e democratici.

Segnalo anche che quando in una guerra sono coinvolti i cattolici e magari anche, essendo al potere la fomentano, improvvisamente il Vaticano sottoscrive analisi correttissime, quasi marxiste. Basta che siano i cristiani a produrla e invece di essere richiamati duramente all'ordine e indirizzati a costruire la pace ecc. ecc., si scopre che non è uno scontro tra religioni o di civiltà, bensì tra interessi materiali, cioè tra contadini (cristiani e in maggioranza) e pastori (mussulmani e minoritari). Una vera vergogna.

 

Lidia Menapace


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