Diario di bordo
Attilio Doni. Gravi depravazioni
02 Dicembre 2008
 

L'osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, monsignor Celestino Migliore, ha spiegato che l'Onu non deve depenalizzare l'omosessualità perché ciò porterebbe a nuove discriminazioni, in quanto gli Stati che non riconoscono le unioni gay verranno «mesi alla gogna». Il ragionamento corretto, anche se ugualmente pretestuoso, sarebbe dovuto essere: “In quanto gli Stati che considerano reato l'omosessualità, saranno messi alla gogna”. Che cosa c'entra, infatti, il riconoscimento delle unioni gay?

Inoltre il monsignore ha affermato: «Il Catechismo della Chiesa cattolica, dice, e non da oggi, che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione». Ed ha omesso il passo che precede la sua citazione: «Gli omosessuali devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza», che considera gli omosessuali poveri disgraziati da compatire. E il passo che la segue: «Le persone omosessuali sono chiamate alla castità» (cf 2358 e 2359), secondo il quale gli omosessuali dovrebbero astenersi per tutta la vita da rapporti con persone dello stesso sesso; rapporti ritenuti dal Catechismo «gravi depravazioni» (cf 2357).

È proprio il Catechismo quindi a fare discriminazioni.

 

Attilio Doni



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