Telluserra
Carl Forin: "Onesimo" con allegata storia di collaborazione e amicizia
17 Novembre 2008
 

Onesimo è l’obiettivo culturale di chi scrive: essere onesimo, il primo ad aprire una prospettiva nuova sul passato.1

Ho viaggiato per nove anni pieni occupandomi dei nomi degli Dèi.

Mi sono convinto di aver beccato una prospettiva molto più fertile di quella di un collezionista di farfalle; questo dal punto di vista culturale, restringendo il collezionista a ‘mero esteta che raccoglie esemplari’ e che trascura le implicanze naturalistiche.

 

 

Onesimo

 

L’obiettivo del viaggio è stato ed è l’esplorazione dell’etimo come E TI MU, ‘casa della vita del nome’.

Tutto il pensiero umano -meno me- ritene che E TI MU sia stato espresso da una civiltà di nicchia, i Sumeri, che i sumerologhi qualificano tutti così: una civiltà molto interessante per loro, ‘collezionisti di farfalle’, ma che non ha avuto seguito diretto nell’umanità.

 

Io sarei l’onesimo della prospettiva alternativa, un iniziatore che desidera essere vantaggioso, utile: SU MER come SU ME ER –parola accadica misteriosa per Pettinato– sarebbe la ‘mano (SU) del cammino (ER) del ME’ che dobbiamo unire alla nostra mano moderna se vogliamo che il ‘me’ di ognuno di noi acquisti un senso culturale -di 4278 anni-.

Le mèrie toscane [Claudio, com’è l’accento?] prenderebbero luce e la dignità a cui dar merito: luoghi solatii.

Mano < Ma nu, accado = NU MA sumero che ‘conta’ grazie ad UN.

 

Ostacolo principale allo sviluppo di questa strada nuova è l’archetipo diverso che orientava Sumer e non orienta più noi: DA DUE UNO.

Io ho avuto la fortuna di trovare un amico, qui in Tellusfolio: Claudio Di Scalzo, che nel maggio odoroso del 2006 ha colto come interessante un mio spunto e poi ha coltivato il rapporto con me fino al punto che posso scrivere questo articolo con la prospettiva che sarà il 60° sul giornale on line.

Da Claudio e Carlo possiamo proporre la lettura dei 59 articoli precedenti a questo scopo: falsificatemi! Se ci riuscite, Claudio diventerà un anarchico coerente che ha dato spazio ad un bizzarro e Carlo un coltivatore di utopie.

Virgilio potrebbe tornar ad essere un mero poeta romano ed Apuleio un favolista leggero. Antares non sarebbe più l’archetipo della vita, ma solo una stella a 500 anni luce dal sole, da lasciar perdere.

Soprattutto, Giovanni Semerano, nel nome del quale abbiamo fatto amicizia Claudio ed io, dormirebbe il sonno del dimenticato!

 

Significato di Onesimo

Onesimo significa “vantaggioso”, in gr. “utile, giovevole”2 secondo l’onomasiologia.

È un’ottima opportunità per distinguere onomasiologia e teonomasiologia: la prima disciplina confronta i nomi secondo il significato storicamente accertato in una lingua e li paragona con quello di altre, mentre la seconda confronta i nomi rispetto ai nomi degli Dèi, che, evidentissimamente, sono stati inventati dagli uomini nella E MU KU, ‘casa della fissazione del nome immortale’.

Facciamo onomasiologia su onesimo, come sopra, e teonomasiologia come in seguito.

 

Onesimo è una parola inesistente in italiano, pur facendo parte del martirologio un santo con questo nome del quale non si sa nulla di certo.

Prospettiamo: on-esimo = UN ES I MU, dove esimo è ‘stimato’ ed -esimo è ‘suffisso nei numerali successivo a decimo’ [undic-esimo, dodic-esimo etc.]: on-esimo vale un-esimo.

Esimo < «ant. francese provenzale esme da esmer, ‘stimare’».

ES ME è ‘essere ME’!

Fantastico!

Esse ME è la circolarizzazione latina, completa in ES SE EME, dove EME GIR è ‘lingua’ a SU MER, ‘mano del cammino del ME’.

EME GIR è il ‘giro (GIR U) del ME’.

 

Memini è ME INIM, ‘parola ME’ e memor sarebbe memore se ricordasse questa parola INIM, che significa, completamente: ME IN IM ‘il ME entra nel MI’ dove è un giro, un’imitazione MI ME SIS del ME sulla tavoletta scrittoria, perché l’essere umano può nascere solo per jerogamia, grazie all’intervento divino.

Le omeomerie di Anassagora non sono state studiate in relazione all’Uno, purtroppo, ma in relazione al mondo e sono le parti elementari che lo compongono i ME: o-me-o-mer ia, U ME U: ME da Cielo a cielo, ME ER cammino ME luogo IA.

Onesimo è ‘vantaggioso per l’uomo’ stimato in rapporto all’Uno.

Vantaggioso ha un significato in una diade, in relazione ad un punto di riferimento.

Come ‘bene’, in ebraico ‘figli’ sono figli che erano definiti in modo relazionale ‘figli di/figli dell’Essere: BE NE, ‘generazione Essere’.

Bene Elohim e Bene Resep sono nel libro di Giobbe col significato di figli di Dio e figli di Satana, la peste.

 

Sono rimasti figli orfani della divinità anche nel popolo di Dio, e Gesù è il suo figlio eretico, l’Onesimo di ogni Cristiano.

 

Carlo Forin

 

 

1 Costui è lo schiavo di Filemone nella breve lettera di san Paolo.

2 www.santiebeati.it/dettaglio/41200

Continua l’indagine su ‘Onesimo’; in francese:

   

 

                         Unième

 

          

Abbiamo proposto (17 novembre, Telluserra) la parola onesimo, ignorata dal dizionario lo Zingarelli 1998 anche nella versione unesimo, come termine significativo che invita alla revisione etimologica del sistema linguistico europeo.

Nostro cardine è:

Memoria è memoria lat. ME MUR IA sum.: ‘luogo’ ‘vita-morte’ ‘ME’.

Facciamo base su

Le origini della cultura europea di Giovanni Semerano, che ci ha lasciato dopo averci trasmesso La favola dell’indoeuropeo curato da Maria Felicia Iarossi, che ieri (18 novembre) mi ha scritto di seguire curiosa.

 

Affrontiamo ora unième, chiara nel dizionario italiano-francese, che ci dà la versione francese dell’unesimo ignorato da quello italiano:

“Unième, agg. numerale unésimo: trente et unième.”

Unième è una parola composta: uni + eme.

Uni, unito, émier, sbriciolare.

Il provenzale es me, che abbiamo letto come ‘vita ME’ prende quota, dal momento che gli ordinali francesi hanno il finale –ième:

Unième, deuxième, troisième, quatrième, cinquième, sixième, septième, huitième, neuvième, dixième, onzième, douzième, treizième, quatorzième, quinzième, seizième, dixseptième, dixhuitième, dixneuvième, vingtième, vingt et unième…sono una sequenza senza eccezioni.

–ième reciproca in emi è, mezzo è.

Unito + sbriciolato compongono una diade fatta di un’antitesi, no?

L’ordine è quello dell’anno sumero che nasce DA DUE, NU ME, si sviluppa in mesi di vita-morte, dove ciascuno nasce uccidendo il precedente e finisce sbriciolato nella morte.

E’ un EME GIR, ‘lingua sumera’, un giro del ME.

 

 

Fate conto che mi senta come con Darwin andato alle Galapagos per veder con più chiarezza le differenze somatiche e costruire la sua teoria dell’evoluzione della specie. Solo che io sono qua, dentro la selva della lingua, oscurata sulle origini dall’ideologia indoeuropea che fotografa me come un bizzarro. Concorderete che termini come zero, uno e due, sono elementari ed unesimo è una versione ordinale che lega numero e parola.

 


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276