Telluserra
Piero Chicca: Pasquino e il matrimonio degli altri
07 Novembre 2008
 

Finalmente è tornato Pasquino. Come al solito mi ha fatto una sorpresa. Aveva un completo grigio gessato con gilet, camicia bianca, cravatta blu (senza pois), pochette e penna stilografica nel taschino della giacca, scarpe nere e sapeva di carbonina. Gli ho chiesto se era invitato a un matrimonio e lui con il suo solito sguardo on po' beffardo un po' caustico, mi ha risposto che in vita sua non ha mai partecipato a un matrimonio, nemmeno al suo, perché non ha mai voluto sposarsi. E che appunto quell'abito era proprio quello che, secondo sua madre buonanima, che gliel'aveva comprato a sua insaputa, avrebbe dovuto essere quello per il suo matrimonio.

Confesso che mi ha fatto una certa tenerezza vedere quell'uomo così semplice impacciato, anzi, impiccato, in quella modesta eleganza d'altri tempi. Intelligente com'è, dalla mia espressione ha capito al volo il mio pensiero e, direttamente com'è suo costume, mi ha detto, o bischero, non penserai mica che sia ammattito o che voglia fare l'elegantone. Voglio essere vestito così quando muoio. E sono venuto a fartelo vedere perché so che tu rispetterai la mia volontà. Non è che quando muoio voglio essere vestito a festa, lo faccio perché almeno questo vestito servirà a qualcosa. Comunque, già che ci sono, l'hai vista quella pubblicità che fanno alla televisione di quel bimbetto che attacca manifestini in tutti gli alberi? Sì l'ho vista, e mi sei subito venuto in mente te. Ecco, vedi?, quel bambino lì, quando sarà grande e si sposerà andrà ad attaccare manifesti dappertutto. Vedi?, prima gli insegnano questo ai bambini e dopo pensano di educarli con le riforme della scuola. Perché mi guardi con cotesta faccia da ebete, non sei d'accordo? Sì, sì, d'accordissimo. Non importa che tu la scriva questa cosa, tanto non frega niente a nessuno. Mi basta aver controllato che anche te sei sveglio e che le cose che vedo io le vedi anche te. Bravo, come al solito sono contento per te. Però non ho capito perché quel bimbetto inchioda manifestini sugli alberi. Perché ha perso un giocattolo e lo cerca. Be' allora anch'io ho perso la pazienza.

È sgusciato fuori dall'uscio prima che io potessi aprir bocca. Ma è stato inutile, tanto io non sapevo cosa rispondergli.

 

Piero Chicca


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