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Alessandra Borsetti Venier: Il sentimento del sacro nelle Cinque Terre
21 Ottobre 2008
 

Nella cornice del Castello di Riomaggiore (La Spezia) saranno in mostra fino al 27 ottobre le fotografie contenute nel libro di Carla Sanguineti Il sentimento del Sacro nelle Cinque Terre, segni simboli e storie, Morgana Edizioni, con i testi critici di Colette Bozzo Dufour, docente di Storia dell’Arte Medievale e di Giorgio Zanchetti, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università Statale di Milano; la traduzione in inglese è stata affidata a Margaret Rose, docente di Letteratura Inglese all’Università Statale di Milano.

Le località di cui si tratta: Tramonti - Lemmen - Montenero - Volastra - Reggio - Vernazza - Soviore - Monterosso - Levanto - Corniglia - Manarola e Riomaggiore che ospita la sede del Parco Nazionale delle Cinque Terre. La mostra, allestita da Walter Bilotta, sarà visibile dal 12 al 27 ottobre.

"Il tema centrale dell’opera è la percezione del sacro che si genera in chi attraversa le Cinque Terre, - sottolinea l’artista genovese Carla Sanguineti - nei vigneti e nei sentieri a picco sul mare, di fronte ai santuari, agli oratori, ed è il frutto di anni di ricerche e pellegrinaggi sul territorio". Scopo dell’autrice è spiegare, attraverso gli scritti e le fotografie, che costituiscono la trama visiva del libro, come si generano l’impatto emotivo dell’immagine e il sentimento del sacro.

Le Cinque Terre sono piene di una religiosità antichissima che ha lasciato i suoi segni ben prima della scrittura e della storia, con monumenti di pietra e storie raccontate di generazione in generazione. E poi, in chiese, santuari, usanze, celebrazioni.

Il percorso di Carla Sanguineti non è quello dei manuali di storia o di escursioni ma si svolge sulle vie che vanno dall'immagine al mito, dal sogno al reale, dall'esperienza all'immaginazione e viceversa. L’intenzione è quella di descrivere un viaggio di luogo in luogo come in pellegrinaggio, là dove la percezione del sacro ha lasciato un suo segno.

E dato che “nel Sacro non c'è tempo” come sostiene l’autrice, il libro non segue un ordine cronologico; inoltre, affronta un tema che le è caro, forse uno dei motivi cardinali di tutto il suo lavoro artistico e di riflessione critico-teorica. Il suo centro d’interesse non è tanto la definizione del sacro in quanto tale. Il discorso si incentra sulla capacità di “assumere” nel presente attuale “una sacralità più antica”. Il sacro come “separato” e “intollerabile”, necessita di una giustificazione, di un filtro, per potersi manifestare nella prosaicità del nostro mondo quotidiano. L’unica sacralità che oggi può parere accettabile ai limiti di comprensione della nostra moderna razionalità è quella che si pone a distanza, nella prospettiva storico-culturale di un’antichità originaria o mitica, nella memoria simbolica delle cose e dei luoghi.

Artista visiva prima che scrittrice, Carla Sanguineti accompagna per immagini le sue riflessioni testuali, proponendosi al lettore/spettatore non come fotografa “professionista”; infatti non le interessa restituire con precisa definizione i contorni formali di una figura o di un ambiente, bensì come semplice individuo capace di vedere le cose e oltre: in tal modo la sua fotografia si fa carico del duplice ruolo, da un lato, di fissazione del ricordo di chi fisicamente ha attraversato dei luoghi e, dall’altro, di suggestione, di elemento scatenante per una percezione rinnovata e profonda, propriamente sacrale, del territorio straordinario e consueto, dal quale trae origine il mito.

   

 

Cenni biografici

Dagli studi all’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado fino all’Università, l’arte è stato il fulcro degli interessi e delle molteplici attività di Carla Sanguineti che ha organizzato eventi, mostre, convegni e laboratori, e ha svolto in prima persona un’attività artistica che l’ha portata in giro per il mondo. Sculture in acciaio, installazioni, specchi e foto sono l’alfabeto del suo linguaggio che si serve anche della parola come segno che nasce dall’immagine e cerca di spiegarla.

Tra le pubblicazioni Mary Shelley Dialogo d’amore, ed. Giacchè, La Spezia, 1997; Figlia dell’amore e della luce, Sagep, Genova 2000; Le nostre memorie proibite, CISU, Roma 2007; e tra i libri d’arte la collana La Ferita e l’arma, Centro Internazionale della Grafica, Venezia, con i volumi Ifigenia e Clitemnestra, 1984, e Alla ricerca di Mary, 1995; Passi nel Sacro, Silvana ed. Milano, 2002. Sue opere sono nel Museo Gandhi di Maturai, nel Museo di Villa Croce a Genova e al CAMEC della Spezia, in collezioni pubbliche e private e nella Fondazione Garrone a Genova.

 

Il sentimento del Sacro nelle Cinque Terre, segni, simboli e storie, testo italiano–inglese, Morgana Edizioni. Formato cm 17 x 24, pagine 128, foto 90 ca. Euro 20,00  www.morganaedizioni.it    

                

 

 


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