Diario di bordo
Sondrio Festival: doppio trionfo per lo slovacco "Gli Alti Tatra" 
Il documentario premiato sia dalla giuria internazionale che da quella del pubblico
Pavol Barabas
Pavol Barabas 
12 Ottobre 2008
 

Con un doppio premio (“Città di Sondrio” e Giuria del Pubblico) il documentario Gli Alti Tatra del regista slovacco Pavol Barabáš (Austria, 2007) trionfa nella XXII edizione di Sondrio Festival. La proclamazione del vincitore è avvenuta ieri nel corso del Gran Gala finale della rassegna, presentato dalla giornalista Emanuela Zecca, al quale hanno preso parte il sindaco di Sondrio Alcide Molteni e il presidente Assomidop Marina Cotelli, nelle vesti anche di assessore alla Cultura del Comune, che hanno porto il saluto della città a registi e ospiti internazionali. Il sindaco ha consegnato il primo premio alla presidente di Ecomove Dagmar Rajcanova, che lo ha ritirato in assenza del regista Pavol Barábas.

Il pubblico che ha affollato come al solito la Tensostruttura Garberia è stato affascinato anche dallo spettacolo multimediale del quartetto Armonie Ensemble (clarinetto e archi) che ha accompagnato con una colonna sonora di musiche da celebri film le evoluzioni della danzatrice acrobata Loretta Morrone, in contrappunto alle immagini dei documentari.

Il premio del Parco Nazionale dello Stelvio è andato a Il ritorno del bue muschiato (Russia/Estonia, 2008) del regista russo Vasili Sarana, presente in sala, che lo ha ricevuto dal presidente del Parco Ferruccio Tomasi, mentre una menzione speciale della giuria internazionale è stata assegnata dalla giuria agli intervenuti registi tedeschi Ernst Arendt e Hans Schweiger, autori de La saga del piccolo piviere (Germania, 2006). Miglior documentario italiano, premiato da Pietro Lenna, dirigente dell’Assessorato Qualità dell’Ambiente della Regione Lombardia, è risultato L'eruzione perfetta (2006) di Alessandro Bonaccorso, Marco Neri e Giovanni Tomarchio. A Terre d'acqua della The Royal Society for the Protection of Birds (Gran Bretagna, 2007) il premio Credito Valtellinese, consegnato da Claudio Garzetti, mentre la giuria degli studenti ha scelto The Carbon Connection (Paesi Bassi), documentario che tratta in modo originale il problema dell'inquinamento atmosferico. Il premio è stato consegnato dal regista sondriese Vittorio Moroni, che in mattinata aveva presentato agli interessatissimi ragazzi delle scuole il suo documentario Sulle tracce del Gatto.

 

Al termine della serata è stato proiettato in integrale il film vincitore, che sarà proposto domenica 19 al pubblico di Milano presso la Casa dell'Energia di A2A.

 

In apertura di serata, alle 18, l'alpinista di Valfurva Marco Confortola aveva avvinto oltre quattrocento persone alla Tensostruttura. con il racconto della sua drammatica spedizione sul K2. «Avrei tanto voluto portare un video» ha detto presentando le immagini dell’avventura, «ma in questi giorni tutto il mio tempo ho dovuto dedicarlo curarmi». Si è poi sottoposto alle numerose domande del pubblico, soprattutto ragazzini, concludendo che «volere è potere. Quando ero sul K2 io volevo tornare a casa e ci sono tornato». Il sindaco di Sondrio ha consegnato una targa a Marco «grande e coraggioso alpinista che ben rappresenta la tempra del nostro territorio». Al termine, vero e proprio assedio sul palco per un autografo, una stretta di mano, una foto insieme, un augurio di pronta guarigione. Molto interessanti ed apprezzati anche i documentari realizzati dalle scuole della provincia e proiettati nel pomeriggio nell'ambito del Festival dei Ragazzi”, novità introdotta quest'anno per diffondere la cultura delle immagini fin dalla scuola primaria.

 

Va in archivio così la XXII edizione, arricchita dalla presenza importante in città dei membri di Ecomove, associazione mondiale di sei festival che programma strategie comuni di collaborazione e promozione.

 

Paolo Redaelli

Ufficio stampa “Sondrio Festival”


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