Diario di bordo
Mariolina Nobili. Non toccate la bresaola della Valtellina nei menu ospedalieri 
Lettera aperta ai dirigenti dell'Azienda ospedaliera e ai sindacati
10 Ottobre 2008
 

Ancora ci risiamo? Si vuole “giocare” sulla salute e sul benessere dei pazienti degli Ospedali della Provincia di Sondrio? Si vuole “giocare” sugli APPALTI?

Era il 1992 quando, ricoverata in Ospedale a Sondrio, toccai con mano la scarsa qualità della bresaola propinata ai pazienti (anche del latte in polvere, ma quella è un’altra storia…). Nella patria della bresaola, aveva vinto l’appalto una ditta di Milano! Chissà perché? era il prezzo più basso? c'era “sotto” qualche altro motivo? (ricordo per inciso che stava per iniziare TANGENTOPOLI).

Iniziai una “piccola” battaglia che provocò l’immediata incavolatura (eufemismo) dell’allora dirigente dell’Ospedale. Ci fu adeguata eco sulla stampa e il risultato fu che rifatti gli appalti vinse una ditta Valtellinese, perché, presumiamo, oltre al prezzo si tenne presente anche la qualità.

Ora di nuovo battaglia sulla bresaola? Ma non si vergognano i nostri pubblici dirigenti di provarci ancora a speculare sulla salute, bene primario dei cittadini? La bresaola, considerata da tutti cibo leggero ed energetico e, salvo particolari casi, raccomandata nelle diete dei malati, è per i Valtellinesi un simbolo. Toglierla proprio dai nostri ospedali sarebbe davvero imperdonabile!

Con i più cordiali saluti e inviti “radicali” ai cittadini a non mollare su tutti i nostri diritti.

 

Mariolina Nobili

(radicale di Sondrio ora residente a Sabaudia)


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276