Diario di bordo
Farmaci che uccidono
22 Febbraio 2006
 

Un altro modo, più empirico, per stabilire se una sostanza è in grado di indurre tendenze suicide, si ottiene comparando gli orari in cui si verificano i pensieri con quelli della somministrazione. Due psichiatri inglesi, R. de Alarcon e M.W.P. Carney, hanno riferito al British Medical Journal la pericolosità della fluofenazina (Moditen Depot), accorgendosi che le idee suicidarie comparivano sempre e solo sotto l'effetto di detta sostanza.

Tra i sospettati, secondo il Comitato per la Sicurezza del Farmaco inglese (Committee on Safety of Medicines, CSM), figura anche la Paroxetina, un inibitore della serotonina (SSRI).

La British medical agency (MHRA) riporta inoltre 130 casi di suicidi in un solo mese, in seguito a trattamenti con Strattera, lo psicofarmaco commercializzato dalla Eli Lilly.

È un controsenso che miliardi di dollari siano spesi per la "guerra alla droga", quando un differente tipo di droga sta danneggiando milioni di persone. Se poi gli interessati sono sopratutto i bambini, la faccenda si fa molto più seria.

 

Davis Fiore


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